Volontari dell’ISM a Gaza
L’International Solidarity Movement lancia un appello affinché nuovi attivisti si uniscano al gruppo nella striscia di Gaza assediata.
Dopo avere lasciato la striscia nel 2003 in seguito agli omicidi di Rachel Corrie e Tom Hurndall, l’ISM Gaza è ritornato nel mese di agosto 2008 quando attivisti ISM ed altri volontari hanno compiuto lo storico viaggio per rompere l’assedio di Gaza a bordo della prima free-gaza boat. Da allora e per oltre 3 anni di assedio, l’ISM ha mantenuto una presenza costante a Gaza.
Gli attivisti ISM hanno rifiutato di andarsene quando Israele ha iniziato a bombardare Gaza nel dicembre 2008. Durante i 23 giorni di devastanti attacchi, essi hanno accompagnato le ambulanze e fornito essenziali testimonianze.
La vita quotidiana a Gaza è un’atroce lotta. In palese violazione del diritto internazionale, Israele impone il limite di tre miglia marine ai pescatori. La “buffer zone”, unilateralmente imposta da Israele, divora oltre un terzo delle aree agricole della striscia, quelle che si trovano lungo il confine. Regolarmente viene sparato ai contadini e talvolta vengono uccisi con la sola colpa di coltivare la propria terra all’interno dei confini di Gaza.
Gli attivisti di ISM Gaza accompagnano contadini e manifestanti nella buffer zone, tanto quanto i pescatori, costantemente molestati dalla marina militare israeliana. All’indirizzo http://www.palsolidarity.org/main/category/gaza/ puoi trovare video, foto e leggere i report di ISM-Gaza.
Coloro che vogliono fare parte del gruppo ISM-Gaza dovranno frequentare un training nel paese d’origine, e devono comunicare con i volontari presenti a Gaza prima del loro arrivo. Entrare a Gaza è un processo lungo che può richiedere del tempo da trascorrere in Egitto. Tutti i volontari dell’ISM-Gaza devono accettare e rispettare i principi ISM delineati sul sito www.palsolidarity.org .
Inoltre si raccomanda:
Una precedente esperienza di attivismo con l’ISM nella Cisgiordania (in alternativa è necessario avere esperienza di azioni dirette nonviolente, preferibilmente in altre parti del medio oriente.)
Comprensione della storia della Palestina, ed una certa conoscenza dell’attuale situazione politica
Una conoscenza di base dell’arabo è fortemente consigliata, altrimenti è necessario l’inglese.
Sensibilità alla cultura locale
Possibilità di rimanere a Gaza per lunghi periodi di tempo (più di un mese)
Elevato grado di autonomia ed autosufficienza
Capacità di affrontare situazioni di stress prolungato
Aver sperimentato il metodo del consenso per prendere decisioni
Per ultieriori informazioni, inerenti al corso di formazione o altro, perfavore scrivete a gazaism@gmail.com (in inglese)