Dai volontari di Gazzella a Gaza. Finalmente arrivati a Gaza i medicinali offerti dall’Associazione “Le medicine”
Era l’otto marzo scorso quando 4 scatoloni contenenti farmaci ( 83 kg) partivano alla volta del Cairo, destinazione la striscia di Gaza.
L’associazione egiziana Human Relief Agency del Cairo doveva ritirare il carico ed inviarlo nella striscia di Gaza.
Il materiale è stato stoccato fino al 21 aprile, presso il magazzino della DHL perché la sicurezza egiziana continuava a chiedere alla Human Relief Agency documenti integrativi a quelli già consegnati.
Il 21 aprile il materiale usciva dal magazzino della DHL, per finire stoccato in altro magazzino: la sicurezza egiziana voleva sapere come il materiale sarebbe arrivato a Rafah e poi a Gaza.
È evidente che i 4 scatoloni per un peso complessivo di 83 kg. non necessitavano né di scorta né di particolare assicurazione (a pagamento) come invece pretendevano le autorità di sicurezza egiziane.
I 4 scatoli riportavano la chiara scritta HUMANITARIAN AID.
In questi mesi abbiamo valutato con i colleghi palestinesi l’opportunità di far tornare in Italia i farmaci perché i mesi passavano senza avere nessuna certezza sui tempi di arrivo dei medicinali e aumentava la preoccupazione che i farmaci scadessero!
Finalmente il giorno 5 luglio i farmaci sono arrivati a Gaza!
Stamattina abbiamo incontrato i responsabile del dipartimento di approvvigionamento farmaci del ministero della salute di Gaza ed insieme abbiamo verificato il contenuto degli scatoloni. Alcuni farmaci, per fortuna una minima parte, risultavano scaduti.
La striscia di Gaza è sotto assedio israeliano, e nei fatti anche egiziano e internazionale. Non ci sono diritti per i palestinesi e questo ci viene ricordato ogni qual volta cerchiamo di portare solidarietà alla popolazione di Gaza.
Ad Al-Arish restano stoccati per mesi cibo, farmaci, materiali vari inviati da molte ONG e da paesi arabi ed europei in attesa dei permessi israeliani o egiziani per transitare regolarmente.
Si è scritto molto sugli effetti dell’assedio e dell’occupazione, ma non è mai abbastanza.
Ci auguriamo che i cambiamenti politici in Egitto diano in tempi brevi la possibilità di attenuare l’assedio alla popolazione di Gaza.
G.B.T.