report della volontaria di Gazzella a Gaza – 19 agosto 2014
Ieri 18 agosto Gaza City era un ‘delirio’, alla mezzanotte scadeva la tregua e per tutta la giornata le notizie si rincorrevano senza tuttavia avere un’idea precisa di cosa stesse accadendo al Cairo al tavolo delle trattative. Negozi affollati per acquistare cibo, traffico di macchine e camioncini stipati di persone e cose. Infatti le famiglie di sfollati che erano rientrate nelle loro case, ancora agibili anche se bombardate, non sapendo cosa potesse accadere dopo la mezzanotte ritornavano nelle scuole dell’Unrwa per passarvi la notte. Da Beit Hanun a Jabalia un flusso di centinaia di persone.
La tregua è stata prolungata fino alle 24 di oggi e la vita è tornata per poche ore alla ‘normalità’. Stamattina presto sono andata al porto ad incontrare i pescatori che si erano riuniti in una assemblea all’aperto e hanno deciso di non uscire in mare. Oggi i pescatori di Gaza incrociano le braccia e chiedono la libertà di pescare fino 12 miglia: attualmente le miglia dove è permesso pescare sono 3, considerate poche, e difficilmente i pescatori possono esercitare il diritto al lavoro perché continuamente attaccati dalle navi militari israeliane. (foto)
La mattinata è stata dedicata all’acquisto di parte dei farmaci. Accompagnata dal direttore della farmacia dello Shifa Hospital sono andata nella casa farmaceutica Central Gaza dove abbiamo acquistato 999 confezioni di Leucovorin (23.75 nis a confezione), contenute in 6 scatole, 12.0000 confezioni di Dexamethasone (1.95 nis a confezione), contenute in 77 scatole e 1.580 confezioni di Ipratropium solution, (17.49 nis a confezione) contenute in 9 scatole. (foto)
I materiali acquistati sono stati portati al magazzino della farmacia del Ministero della salute. Una volta scaricati gli scatoloni, sono state controllate le quantità dei pezzi dichiarati sulla fattura, e preparate le scatole destinate agli ospedali pubblici, in particolare lo Shifa Hospital. Il costo dei farmaci è di 84.760 nis pari a 16.250 euro. Domani andrò a prendere l’ultima parte di medicinali ordinati, 2.000 confezioni di ultrasound gel.
I medicinali che Gazzella ha acquistato, grazie al contributo di tanti donatori, richiesti dalla farmacia del Ministero della salute di Gaza, sono destinati agli interventi di emergenza e alla terapia intensiva negli ospedali pubblici.
Mi dice il responsabile del magazzino farmaci che stanno ricevendo da diversi Paesi vari carichi di farmaci; tuttavia nessuno si confronta con le necessità degli ospedali e per questo di alcune medicine c’è un sovra stoccaggio. I farmaci più costosi, quelli per la cura del cancro, per i trapiantati, per le infezioni (epatiti etc.), sono in esaurimento.
Ho continuato la giornata con le visite ai bambini in adozione nel progetto Gazzella. Sono andata a Beit Hanun, ma non è stato facile trovarli perché la mappa di Beit Hanun è stravolta dai bombardamenti. La maggior parte delle famiglie che ho incontrato hanno tutte subito danni alle abitazioni e alcune case sono state completamente distrutte. Beit Hanun è irriconoscibile: case sventrate, crateri per le strade. L’ospedale di Beit hanun è stato colpito lo scorso 24 luglio alle 11 di sera. Due i feriti tra cui un internazionale che stava aiutando i medici e lo staff paramedico a evacuare l’ospedale. Al momento dell’attacco all’ospedale di Beit Hanun c’erano 26 pazienti, gli altri erano già stati trasferiti allo Shifa Hospital. L’ ospedale di Beit Hanun aveva una capacità di ricovero di 66 letti per i 55.000 abitanti di Beit Hanun; oggi per l’emergenza ci sono solo 10 posti letto agibili.
Ho terminato le viste a Beit Lahija nelle scuole dell’Unrwa dove sono sfollate alcune famiglie dei nostri bambini.
Le famiglie che ho incontrato oggi nelle loro case, stasera tornano nelle scuole dell’Unrwa in attesa di sapere se ci sarà un accordo tra i palestinresi e Israele e se la tregua continua.
Purtroppo mentre vi scrivo, 17 p.m., sono iniziati i bombardamenti a sud della striscia di Gaza, a Khan Younis, nei quartieri Zeitun e Shaja’iyya di Gaza. Mentre gli F16 sorvolano Gaza, il mio pensiero è per i bambini e le bambine che ho visitato oggi ai quali ho cercato di regalare un sorriso e per tutti quelli terrorizzati che ho visto nelle scuole dell’Unrwa ammassati come animali, anche 18 persone tra bambini, donne e materiali vari in aule di circa 40 mq. Oggi ho visto confermata la gravità della situazione sanitaria: bambini e adulti con vaste dermatiti sul corpo, infezioni di varie origini con febbre alta, che vivono in pessime condizioni igienico sanitarie . (foto)
I bombardamenti continuano, ci sono morti e feriti. Aspettiamo con trepidazione il comunicato ufficiale dal Cairo.
Da Gaza g.b.
19.8.2014