Dalla volontaria di Gazzella a Gaza, 8 ottobre 2023

Pubblicato il 8 ottobre 2023 da Gazzella
 

La notte appena trascorsa è stata difficile. Le forze di occupazione hanno bombardato ininterrottamente tutta la striscia di Gaza, edifici e siti della resistenza. Noi chiusi all’interno della struttura sanitaria con l’illuminazione grazie al generatore, e fuori buio. Solo i bagliori delle deflagrazioni. Israele ha tagliato la fornitura della corrente quindi in tutta la striscia si utilizza l’elettricità fornita da una compagnia privata, ma comunque per sole 4 ore al giorno. Quindi i generatori funzioneranno finchè c’è gasolio e anche dove mi trovo siamo all’ultima goccia. Senza corrente si ripropone lo scenario delle scorse aggressioni: scarsa disponibilità di acqua potabile, famiglie al buio e senza la possibilità di connessione con l’esterno, ma ancora una volta saranno le strutture sanitarie già carenti di attrezzature, medicine, materiali sanitari che avranno i maggiori danni. Intanto negli ospedali sono stati sospesi tutti gli interventi chirurgici, le terapie e altre prestazioni, solo emergenze.

Anche oggi chiusi uffici, scuole, negozi. Le scuole dell’UNRWA si stanno riempiendo di famiglie che sono costrette ad abbandonare le loro case; L’esercito israeliano ha mandato un messaggio telefonico a centinaia di famiglie residenti nelle aree di Beit Hanun, El Burej, Khus’a, Khan Younis di abbandonare le case e trovare un posto sicuro. L’esercito israeliano avvisa con un messaggio telefonico o una telefonata. Altra dimostrazione della capacità di Israele di conoscere “abbastanza” l’ambiente di Gaza. Lo sfollamento di centinaia di famiglia nelle scuole UNRWA richiederà l’intervento dell’Agenzia e delle ONG umanitarie per sostenere le famiglie e rifornirle di generi alimentari.

Stamattina le strade sono deserte, e avvolte da una sottile polvere bianca sospesa nell’aria (vedi foto).

La notte appena trascorsa A. si è sistemato nella stanza degli addetti alla reception, io nel laboratorio analisi sistemando un materasso per terra. Ad ogni scoppio di bomba ci ritrovavamo in piedi. A. non vuole farmi preoccupare, ma mi ha detto di tenere pronti gli effetti personali. Ci siamo sdraiati vestiti, insomma il tempo di infilare le scarpe e via

Nelle news di stamane ho visto Palazzo Chigi illuminato con i colori della bandiera di Israele. Non uso l’obsoleto slogan “Not in my name” , ma vorrei indicare ai filo sionisti e a quelli che definiscono Israele Stato democratico, che l’operazione militare dei Resistenti di ieri, condannata dall’Europa e Usa, e quello che hanno provato i civili israeliani durante l’azione, è la quotidianità del popolo Palestinese. Restare umani per i palestinesi è un valore assoluto e nessuna azione di Resistenza lo fa venire meno, diversamente da chi l’umanità non l’ha e non potrà “Restare Umano”.

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