Comunicato di Gazzella, 29/11/2023
A tutti i sostenitori e adottanti di Gazzella
Anzitutto GRAZIE per il sostegno che da anni continuate a dare ai bambini palestinesi feriti e portatori di handicap gravi tramite la nostra associazione.
In molti ci contattate per avere notizie dei “nostri”/”vostri” bambini e delle Organizzazioni con cui collaboriamo nella Striscia di Gaza.
Purtroppo, ad oggi, considerata la situazione sul campo, non siamo in grado di dare notizie certe. Le comunicazioni sono difficilissime. Anche le quattro associazioni locali nostri partner nell’assistenza ai bambini non sono in grado di raggiungere le famiglie, sia per la distruzione delle strade e delle case sia per lo sfollamento di oltre 1.500.000 persone. Il dott. Ayed Yaghi, direttore della PMRS di Gaza, con la quale lavoriamo, ha dichiarato ad Aljazeera di aver perso i contatti con i suoi collaboratori. La sede del PMRS, dove si era rifugiata la nostra volontaria Giuditta mentre era a Gaza è stato bombardata.
Tuttavia noi continueremo i nostri sforzi per localizzare e contattare i nostri referenti e i nostri bambini.
Ci auguriamo con tutto il cuore che siano tutti in vita e che questa carneficina abbia fine al più presto.
La raccolta fondi continua, grazie alla vostra solidale partecipazione, e pensiamo e speriamo di poter portare al più presto un aiuto concreto al martoriato e resistente popolo palestinese, appena si raggiunga una somma sufficiente.
Ve ne daremo conto.
Ancora GRAZIE a tutte e tutti
Palestina Libera!
Gazzella ODV
…..nessun bambino nascerà quest’anno a Betlemme per Natale. Intanto nessuna famiglia non censita o araba può spostarsi da Nazaret a Betlemme, perché tra questa città e Gerusalemme c’è un muro alto otto metri che non si può varcare senza un’attesa di ore attraversando check point presidiati da coloni agguerriti e dall’esercito. A Betlemme poi, in mancanza di albergo, non si può andare a partorire in una grotta, perché c’è il rischio che essa sia allagata da pompe capaci di trasportare migliaia di metri cubi d’acqua dal mare, come si minaccia di fare nei tunnel di Gaza per uccidere quanti vi sono riparati, liberi o ostaggi che siano. È anche un tempo non adatto per partorire, perché non si sa che futuro potrebbero avere i bambini messi alla luce, già ai primi vagiti, perché potrebbero d’improvviso spegnersi le incubatrici o dopo, perché potrebbero finire in mezzo a una strage degli innocenti, come succede a Gaza…..Né si può cercare di portarli in salvo fuggendo in Egitto, perché non si può passare al valico di Rafah e l’Egitto non li vuole.
Questo ci dice Raniero La Valle in un articolo del 9.12 su quanto succede alla popolazione palestinese a Gaza e in Cisgiordania. I crimini bestiali commessi dall’esercito di Israele a Gaza e dai coloni+esecito in Cisgiordania sono inaccettabili, niente a che vedere con qualcosa di umano. Altrettanto inaccettabile è la colpevole accettazione di quei crimini da parte degli Stati Uniti e dall’Europa, Italia in testa. Tanto più grave in quanto solo la comunità internazionale può far cessare la guerra e la fine di ogni discriminazione nei confronti del popolo palestinese. La carneficina deve finire subito.
Rinnoviamo la nostra gratitudine a Gazzella per l’opera svolta in favore dei bambini palestinesi ed un grazie particolare a Giuditta.
Palestina libera!
Gruppo di Rignalla
Se ci sono iniziative utteriori desidero essere informata.
Grazie
Fausta Ferraro
Grazie. Le iniziative di Gazzella sono pubblicate sulla pagina Facebook di Gazzella. Saluti.
Grazie a voi tutti. Noi continuiamo a operare per salvare i bambini.