Raccolta fondi Emergenza Gaza
Cari/care donatori,
purtroppo la situazione nella striscia di Gaza non vede luce. Come potrete immaginare, attualmente non siamo in grado di fare interventi diretti in quanto i nostri collaboratori locali sono impossibilitati a muoversi sul territorio perché i bombardamenti sono continui, strade distrutte e anche per la presenza di cecchini. Non c’è comunicazione, supermercati e negozi, quelli ancora esistenti, sono senza generi alimentari e tanto altro.
È probabile che tanti dei nostri bambini e famigliari siano stati obbligati ad abbandonare la loro casa. L’Unrwa ha dichiarato che gli sfollati sono oltre 1.700.000 e oltre il 65% delle case è inagibile. Alcuni contatti con amici locali riferiscono che dal 7 di ottobre, dopo aver abbandonato le loro case, hanno già cambiato 6 o 7 sistemazioni perché non “sicure”. L’esercito israeliano dopo aver fatto evacuare la gente dal Nord della striscia verso il sud, da settimane sta bombardando il sud in particolare i distrettii di Khan Yunis e Rafah. Migliaia di famiglie hanno abbandonato le prime sistemazioni ed oggi hanno trovato riparo in tendopoli o in appartamenti sovraffollati, luoghi mai sicuri!.
Le strutture Unrwa, scuole e depositi sovraffollati, dove mancano acqua ed adeguati servizi igienici, non sono più in grado di accogliere altre famiglie evacuate. L’Unrwa ha denunciato che non è più in grado di fornire cibo alle famiglie. Nei giorni scorsi la popolazione ha dato l’assalto ai convogli umanitari che sono entrati con i rifornimenti di generi alimentari ed acqua e ai depositi, oramai vuoti, dell’Unrwa. La guerra della fame è forse più pericolosa di quella delle armi.
Il ministero della salute di Gaza comunica che nelle strutture sovraffollate dell’Unrwa e nelle tendopoli ci sono casi di infezioni ed epidemie: scabbia, diarrea, meningite, varicella, morbillo, epatiti e mancano i farmaci per la cura. Una situazione che potrà solo che aggravarsi.
Nel merito interventi. Appena sarà possibile muoversi sul territorio e ripristinate le comunicazioni e l’elettricità, ci auguriamo al più presto un cessate fuoco, i nostri partner locali potranno iniziare a contattare i nostri bambini e le loro famiglie e ad inviare informazioni.
Gazzella continua la raccolta fondi. I contributi raccolti saranno destinati a dare risposta alle prime necessità, che come per il passato dopo le aggressioni, saranno forniture di kit igienici, ausili per chi li ha persi, coperte, cibo. Solo dopo un monitoraggio e una conoscenza di quanto è rimasto sul territorio valuteremo eventuali altri interventi anche a sostegno dei nostri partner locali.
Sarà nostra cura tenervi informati via sito web e social.
Le donazioni vanno fatte sul conto di Gazzella con la causale “Emergenza Gaza”, Iban:
IT 54 D 05018 03200 0000 110 52792
Grazie