L’altra faccia dei tunnel di Gaza

Pubblicato il 29 giugno 2012 da Gazzella
 

L’altra faccia dei tunnel di Gaza

dai volontari di Gazzella a Gaza

29 giugno 2012

Dall’inizio dell’assedio di Israele alla striscia di Gaza, sono più di 300 i palestinesi morti durante gli scavi dei tunnel della “sopravvivenza”: tunnel che permettono di sfamare, ma non solo, quasi 2 milioni di palestinesi. Dai tunnel passano tanti beni e materiali (alimenti, cemento, bestiame…) e perfino gli ospedali della Striscia si approvvigionano dal mercato dei tunnel (farmaci e attrezzature sanitarie).

L’altra faccia del traffico dei tunnel ha una giornata dedicata: “l’anti-droga day”

Il 26 giugno un camion con la scritta “M.O.H. (Ministero della salute) Servizi per la salute”, preceduto e seguito da mezzi della sicurezza, si e’ fermato nei pressi dell’inceneritore dell’ospedale al-Shifa di Gaza City.

Il mezzo era colmo di stupefacenti sequestrati arrivATI dall’Egitto via Rafah, attraverso i tunnel della “sopravvivenza”.

 Le operazioni di sequestro della merce sono il risultato di azioni congiunte tra i servizi di sicurezza e il ministero della salute.

Le quantità, dichiarate dalle autorità di Gaza, delle merci sequestrate negli ultimi 2 anni sono le seguenti:

- circa 2.198.000 pastiglie del farmaco Tromadol;

- kg. 7.657 di cocaina;

- kg. 125.231 Hashish

- kg. 596.560 di Marijuana

- 205.125 valore banconote dollari falsi

- 28.792 valore monete NIS falsi.

Tutto il materiale sequestrato è finito nell’inceneritore dell’ospedale al-Shifa.

Secondo le autorità di Gaza la riuscita dell’operazione è una garanzia per la sicurezza sociale. È opinione diffusa che Israele non sia del tutto estranea al traffico di stupefacenti, o perlomeno e non lo osteggi.

Giorno dopo giorno, la popolazione della Striscia di Gaza vede sgretolarsi il suo diritto all’autodeterminazione, costretta a una situazione di sopravvivenza a causa dei molteplici effetti dell’occupazione israeliana: mancanza di lavoro, di autonomia economica e di produzione locale, vincolata all’aiuto umanitario e soffocata dal traffico illecito che produce corruzione e dipendenza.

g.b.t.

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