UNHCR
 
Briefing bisettimanale alla stampa
 
Ginevra, 21 marzo 2006
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IRAQ: PREOCCUPAZIONE PER I RIFUGIATI PALESTINESI TRASFERITI NELLA TERRA DI NESSUNO AL CONFINE CON LA GIORDANIA
 
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime seria preoccupazione per la sorte di un gruppo di 89 palestinesi, tra cui 42 bambini, 2 anziani e 3 persone con problemi di salute, che durante il fine settimana ha deciso di spostarsi da Baghdad, dove la loro situazione stava divenendo sempre più difficile, nell'area di confine tra Iraq e Giordania. Il gruppo è stato accompagnato da due operatori di un'organizzazione non governativa internazionale di base in Iraq, che li ha assistiti nel trasferimento.
 
Pur avendo piena consapevolezza delle gravi difficoltà vissute dai palestinesi e da molti altri gruppi di persone in Iraq, l'UNHCR ritiene che il trasferimento da una situazione di pericolo a Baghdad ad una situazione di estrema precarietà nella zona di confine stia esponendo il gruppo - e in particolare i numerosi bambini presenti al suo interno - a difficoltà ancora maggiori.
 
L'UNHCR ha costantemente ricordato ai rappresentanti palestinesi a Baghdad la decisione del governo giordano di chiudere i propri confini ai rifugiati. Nel maggio del 2005 è stato chiuso il campo nella cosiddetta terra di nessuno tra Iraq e Giordania, dove moltissime persone sono rimaste per più due anni in condizioni molto difficili, nel tentativo di ottenere accesso in Giordania. Circa 200 curdi iraniani si trovano ancora sul lato iracheno della frontiera, ma l'UNHCR ha scarsi mezzi per fornire loro aiuto.
 
La ONG coinvolta nel trasferimento dei palestinesi al confine è consapevole di tutto ciò, ma si è comunque offerta di scortare il gruppo dall'Iraq al confine. Da domenica 19 marzo il gruppo di 89 persone si trova ancora bloccato nell'arido ambiente desertico della terra di nessuno tra Iraq e Giordania. Da quanto si apprende, il gruppo non avrebbe a propria disposizione ripari adeguati e sufficienti provviste alimentari. Tuttavia per l'UNHCR è estremamente difficile proteggere e assistere questi rifugiati, a causa del limitato accesso all'area di frontiera.
 
L'UNHCR esprime seria preoccupazione per la situazione dei circa 34mila palestinesi che vivono in Iraq e sostiene il miglioramento della loro situazione. Nei mesi scorsi, l'Agenzia ha esortato il governo iracheno a ricordare il proprio obbligo di fornire protezione ai rifugiati. Recentemente, in una lettera al Presidente iracheno Jalal Talibani, l'Alto Commissario ONU per i rifugiati ha richiesto maggiore protezione per questa popolazione di rifugiati a grave rischio e l'accelerazione delle procedure relative a permessi di soggiorno e documenti d'identità. Ciò consentirebbe a questa popolazione, la maggioranza della quale è nata e ha vissuto tutta la propria vita in Iraq, di godere in questo paese di uno status più sicuro e garantito.
 
In Iraq, vi sono circa 34mila palestinesi, 23mila dei quali sono stati registrati dall'UNHCR a Baghdad. I rifugiati palestinesi sono giunti in Iraq in tre diverse ondate - nel 1948, nel 1967 e nel 1991. Il precedente regime in Iraq ha fornito loro protezione e assistenza ed essi godevano di standard di trattamento relativamente elevati, che una parte della popolazione irachena considerava iniqui. Come conseguenza, negli ultimi anni i palestinesi hanno subito sfratti, minacce e vessazioni. --
 
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