Michel Warschawski
Alternative Information
Center
Beit Sahour/Gerusalemme
31 dicembre 2008
Condannare le «due parti»: peggio degli assassini!
Barak, Olmert, Livni e Ashkenazi un giorno
dovranno rispondere di
crimini di guerra davanti a una corte di giustizia, come altri
criminali. Di conseguenza, è nostro dovere informare sui loro atti e
dichiarazioni per essere sicuri che paghino per i
massacri che hanno
ordinato e commesso.
Ma un’altra categoria di criminali potrebbe sfuggire ai tribunali.
Questi non si sporcano le mani del sangue dei civili, ma forniscono le
giustificazioni intellettuali e pseudo morali agli
assassini. Formano
l’unità di propaganda del governo e dell’esercito di assassini.
Gli scrittori israeliani Amos Oz e A. B. Yehoshua sono gli esempi tipici
di simili miserabili intellettuali, e non è la prima volta! Ad ogni
guerra si offrono volontari nello sforzo militare israeliano, senza
neanche l’arruolamento ufficiale. Il loro primo compito è quello di
fornire delle giustificazioni all’offensiva israeliana, poi, in un
secondo tempo, piangono la verginità perduta e accusano il campo avverso
di averci costretto ad essere brutali.
La giustificazione fornita da Oz sul Corriere della
Sera e da Yehoshua
su La Stampa è chiaramente di dover reagire ai missili su Sderot,
come
se tutto fosse iniziato con questi missili: «Ho dovuto spiegare agli
italiani – scrive Yehoshua su Haaretz
del 30 dicembre 2008 – perché
l’azione israeliana era necessaria…»
Yehoshua e Oz hanno
dimenticato i 19 mesi di brutale assedio israeliano
imposto a un milione e mezzo di esseri umani,
privandoli delle forniture
più elementari. Hanno dimenticato il boicottaggio israeliano e
internazionale verso il governo palestinese democraticamente eletto.
Hanno dimenticato l’isolamento forzata tra Gaza e la Cisgiordania,
separazione imposta per isolare e punire la popolazione di Gaza per la
sua scelta democratica scorretta.
Dopo aver scelto di riscrivere la cronologia degli eventi, Oz
e Yehoshua
usano l’argomento della simmetria: la violenza è usata dalle due parti e
ci sono vittime innocenti a Gaza come in Israele. In effetti,
ogni
civile ucciso è una vittima innocente. Allo stesso tempo, la cronologia
e i numeri non sono fuori luogo: 3 civili israeliani sono stati uccisi
nel sud di Israele, ma solo dopo che l’aviazione
israeliana aveva messo
in atto il massacro pianificato nel centro della città di Gaza,
ammazzandone oltre 300.
Questa posizione degli intellettuali più noti di Israele serve da
giustificazione morale al sostegno che il partito della sinistra
sionista Meretz offre all’aggressione criminale del
ministro della
difesa Barak. A tempo debito anche Meretz esprimerà la sua opposizione
alle uccisioni, ossia quando la comunità internazionale esprimerà la
propria preoccupazione per le colpe di Israele. Per il
momento questa
comunità internazionale resta silenziosa e sembra anche felice del
contributo israeliano alla propria santa crociata contro la minaccia
islamica globale.
Per dimostrare preoccupazione, l’Europa invia un’assistenza sanitaria
(simbolica) alla popolazione di Gaza. Sentendo il ministro degli Esteri
francese, Bernard Kouchner
sostenere l’azione israeliana, mentre
annuncia la decisione di inviare generi umanitari a Gaza, non ho potuto
fare a meno di ricordare le informazioni sulle delegazioni della Croce
Rossa Internazionale che avevano visitato i campi di sterminio nazisti
con cioccolata e biscotti. So che non è la stessa cosa, ma nessuno può
determinare le associazioni mentali.
Bernard Kouchner ha comunque una circostanza attenuante: i regimi arabi,
in particolare quello di Hosni Mubarak,
sostengono l’aggressione
israeliana. E anch’essi manderanno cioccolato e
biscotti ai bambini di
Gaza, salvo, ovviamente, a quelli che giacciono morti all’ospedale di
Shifa.