RESOCONTO III INCONTRO NAZIONALE GAZZELLA ONLUS
Bologna 21 maggio 2005
Patrocinato dal Comune di Bologna, si è svolto il 21 maggio 2005 il III incontro nazionale dei sostenitori di Gazzella Onlus.
Presenti amici
e compagni da varie regioni, ha aperto i lavori
Francesca Bettini, segretario dell’associazione, ha esposto le attività svolte dall’ultimo incontro ad oggi, ha dato un quadro breve delle attività di promozione del progetto, di intervento pubblico, editoriali, giornalistiche, di partecipazione a eventi musicali, ecc. Ha descritto le attività svolte affermando che nel corso del 2004 Gazzella ha avuto il contributo di 484 sostenitori in Italia e ha dato assistenza a 588 bambini feriti nei campi profughi del territorio di Gaza.
È seguita poi una relazione dettagliata – coadiuvata da diapositive – sugli ultimi due viaggi nella striscia di Gaza. Sono state mostrate le foto scattate all’ospedale di Gaza che ospitava i bambini feriti durante l’attacco israeliano del gennaio scorso, visitati nuovamente in aprile: alcuni di loro hanno subito l’amputazione di entrambe le gambe; uno di loro purtroppo non è riuscito a sopravvivere. Sono state proiettate anche diapositive del muro dell’apartheid attualmente in costruzione, accompagnate da una relazione sulla situazione di vita quotidiana dei palestinesi della striscia, che è sempre più insostenibile.
È seguito poi un dibattito lungo e partecipato. Si è messa in evidenza la necessità di prendere contatti con le istituzioni regionali per creare le premesse di una possibilità di aiuto ai bambini feriti attraverso i fondi istituzionali offerti dalle Regioni. La volontaria che ha partecipato agli ultimi due viaggi nella striscia di Gaza ha constatato che da parte delle istituzioni italiane non sono dati ai bambini palestinesi lo stesso trattamento e le stesse facilitazioni di cura dati a bambini provenienti da altri paesi. Anzi, a volte, i progetti finanziati dalle Regioni italiane favoriscono la cura dei bambini attraverso un progetto gestito dal centro diretto dall’israeliano Shimon Peres, piuttosto che permettere loro un soggiorno ospedaliero in Italia. A questo proposito, da più parti, si sollecitata una presentazione del progetto Gazzella alle Regioni di residenza dei sostenitori, al fine di far conoscere la nostra attività e cercare di ottenere qualche sostegno per la cura dei bambini feriti da noi seguiti.
Si è osservato che le informazioni – quando arrivano – sono tendenziose e fuorvianti e si è sollecitata una maggiore controinformazione su ciò che accade in Palestina.
Nel pomeriggio si è dato ampio spazio alla discussione fra tutti i partecipanti. Punto centrale di tutti gli interventi è stato quello di ridare impulso ai viaggi periodici dei volontari di Gazzella, da compiersi con cadenza più frequente in modo da visitare più regolarmente le famiglie e i bambini sostenuti dal nostro progetto e stabilire un contatto solidale duraturo.
L’incontro ha avuto termine con la promessa di rivedersi entro la fine del 2005.
Cordiali saluti a tutti.