In ricordo di Marina Rossanda, Presidente di Gazzella-onlus
Ieri abbiamo salutato per
l’ultima volta
Voleva ritornare in Palestina, ce lo aveva detto più volte. Ma la sua salute era precaria negli ultimi anni e le ha impedito di realizzare questo desiderio. Quanti progetti aveva attuato nel campo medico e sanitario in Palestina! Fra gli altri, c’era anche un suo investimento oltre che politico, affettivo e personale. C’era Ghazala (in italiano Gazzella) una ragazzina quattordicenne, visitata insieme a Marisa Musu durante il viaggio che le due amiche avevano fatto nel 2000, allo scoppio della seconda Intifada. La ragazzina era in coma all’ospedale di Habron a causa di una pallottola nella testa. E proprio dal desiderio di aiutare Ghazala e tutti i bambini vittime dell’esercito israeliano che Marisa e Mimma decisero di dar vita in Italia ad un progetto di adozione a distanza di bambini palestinesi feriti. Di questo progetto – che si chiamò ‘Per Gazzella’, Mimma fu la prima sottoscrittrice e adottò proprio Ghazala che, dopo una lunga e difficile operazione alla testa, uscì dal coma e guarì; oggi è una bella ragazza ventenne. Marisa prima e Mimma poi sono state presidenti dell’Associazione Gazzella-onlus, sempre con grande impegno, passione e lucidità politica. Oggi ci mancano molto, entrambe; ma nel loro ricordo e con il loro esempio noi andremo avanti, con la certezza che il nostro progetto – pur piccolo, con pochi mezzi e retto esclusivamente sul volontariato – troverà forza nella grande passione che Marisa Musu e Marina Rossanda ci hanno lasciato in eredità, per continuare a dar sostegno e solidarietà ad un popolo che lotta per la propria esistenza e affinché le bambine e i bambini palestinesi possano crescere sereni e liberi, nella loro terra, senza guerra e senza violenza.
Con tanto affetto gli amici e i sostenitori di Gazzella-onlus la ricordano.