L’associazione Gazzella-Onlus rivolge un appello per inviare urgenti aiuti al Medical Relief di Gaza, l’organizzazione non governativa di medici volontari che si occupa della sanità pubblica nei territori palestinesi occupati e partner di Gazzella-Onlus. L’attacco di stanotte (28.2.2008) contro la sede del Medical Relief ha distrutto tra l’altro, il generatore elettrico che permette alla clinica di funzionare. Il generatore, come altre attrezzature andate distrutte, era stato pagato con le sottoscrizioni raccolte da Gazzella-Onlus. Nell’attacco sono stati feriti due bambini, già feriti una prima volta e inclusi nel programma di Gazzella-Onlus di cure dei bambini feriti, è stata distrutta anche la foresteria dove fino a poche ore prima erano ospitati gli operatori italiani di Gazzella-Onlus. Chiediamo a tutti di contribuire per ricomprare (sempre da Israele, gli abitanti di Gaza sono obbligati a comprare tutto dagli occupanti) con urgenza un generatore elettrico e  alcune delle attrezzature sanitarie distrutte di cui si ha un urgente  bisogno.

Per contributi: c/c 105279

intestato a "Gazzella Onlus" presso la BANCA ETICA di Roma

IBAN IT43 D050 1803 2000 0000 0105 279 .

 

ATTACCO AEREO ISRAELIANO A GAZA: DISTRUTTA LA SEDE DI MEDICAL RELIEF, UCCISO UN NEONATO

 

Ramallah 28-02-2008. Un attacco aereo israeliano diretto contro la sede del Ministero dell’Interno a Gaza ha distrutto anche la vicina sede del Medical Relief, assassinando un neonato di cinque mesi in un edificio residenziale dell’area.

 

La sede di Medical Relief ospitava la principale clinica e farmacia della Striscia di Gaza, un’ambulanza, un centro di sostegno per persone con handicap e gli uffici amministrativi. L’ambulanza, tutte le medicine e buona parte delle attrezzature sono andate distrutte. Lo stesso edificio e’ seriamente danneggiato e non potrà essere nuovamente utilizzato senza costosi interventi di consolidamento e recupero.

 

L’attacco ha inoltre colpito un edificio residenziale, uccidendo nella sua casa Mohamad Nasser Al-Borey, di cinque mesi.

 

Mustafa Barghouthi, membro dell’assemblea legislativa palestinese e presidente del Medical Relief, ha dichiarato che “la punizione collettiva dei palestinesi di Gaza ha raggiunto livelli inaccettabili. Questo ultimo attacco ha devastato una parte essenziale del gia’ seriamente devastato sistema sanitario di Gaza. Israele ha perso ogni senso di umanita’, e l’indifferenza della comunita’ internazionale gli consente una sanguinaria escalation di violenza contro un popolo imprigionato in un gigantesco carcere. Queste continue violazioni del diritto internazionale devono avere fine. Secondo le Convenzioni di Ginevra, colpire personale medico e’ un crimine. Organizzazioni regionali e singoli stati devono intraprendere azioni immediate per proteggere il popolo palestinese da Israele. Tutto questo deve finire, adesso”.

 

Abdel Hadi Abu Khussa, direttore del Medical Relief nella Striscia di Gaza, ha dichiarato che “la distruzione della piu’ importante clinica e della farmacia, dell’ambulanza e degli uffici e’ un colpo terribile per le attivita’ di Medical Relief, e aumentera’ le sofferenze del popolo di Gaza. Siamo vittime di una punizione collettiva da parte di Israele”.

 

 

*Medical Relief e’ in Palestina tra le principali organizzazioni non governative che offrono servizi sanitari, e nel 2007 ha raggiunto circa un milione e mezzo di palestinesi in quasi cinquecento città e villaggi. Tutto questo e’ stato ottenuto attraverso un’ampia rete di infrastrutture e risorse umane costruita a Gerusalemme, nella West Bank e nella Striscia di Gaza nel corso di 29 anni di attività.

A Gaza, Medical Relief gestisce quattro centri per servizi primari, due ambulanze e due cliniche mobili, oltre che un ampio programma di sostegno a persone con handicap, in particolare bambini. Si occupa inoltre di programmi individuali per pazienti in speciale stato di necessità, e ha un centro di fisioterapia.

Davanti al completo blocco di Gaza attuato da Israele a partire dal gennaio 2008, il Medical Relief ha avviato programmi di emergenza per il sostegno alla popolazione di Gaza.