Una straordinaria giornata di mobilitazione al fianco dei
palestinesi e per dire fermate il massacro di Gaza
Scrivono le agenzie che
oggi "Migliaia di persone sono scese in piazza, nonostante il maltempo, in
15 città italiane per manifestare solidarietà al popolo di Gaza, aderendo alla
giornata di mobilitazione promossa dal Forum Palestina. La
manifestazione più imponente a Roma, mentre a Milano sono state date alle
fiamme bandiere israeliane". Durante le manifestazioni è giunta la temuta notizia dell'inizio dell'escalation
terrestre delle forze aremate israeliane contro Gaza.
Vediamo un resoconto basato
sulle notizie diffuse dalla principali agenzie stampa.
ROMA - Nellla
capitale almeno 10.000 persone sono scese in piazza per protestare contro il
massacro in corso contro i palestinesi di Gaza. "Fermiano
il genocidio dei palestinesi a Gaza" recitava lo striscione di apertura. Portate in corteo fotografie di bambini e donne
feriti a Gaza. Il corteo, che si è via via ingrossato
cogliendo di sorpresa organizzatori e le stesse forze
dell'ordine, è andato oltre piazza Barberini, dove
doveva concludersi, per proseguire verso piazza del Popolo, riempita dai manifestanti
e da centinaia di bandiere palestinesi e libanesi, dove si sono tenuti gli
interventi conclusivi che hanno rilanciato l'urgenza di una manifestazione
nazionale entro il mese di gennaio. «Chiediamo di fermare il massacro e la
carneficina che sta avvenendo a Gaza - ha detto Sergio Cararo
del Forum Palestina -, inoltre diciamo basta all'impunità di Israele
e all'informazione manipolata che in questi giorni sta raccontando una falsa
verità».
MILANO. A Milano il lungo corteo contro l'aggressione israeliana nella Striscia di Gaza
era aperto da giovani palestinesi: alcuni avevano
degli striscioni con la Stella di David sormontata dalla svastica e sono state
date alle fiamme bandiere israeliane e lanciati slogan contro Israele e gli
Stati Uniti. Alcuni iracheni avevano in mano delle scarpe, diventate un simbolo
dopo il lancio contro Bush da parte di un giornalista
tuttora in carcere. Una volta giunto in piazza San
Babila, dove avrebbe dovuto sciogliersi, il corteo cresciuto con migliaia di
partecipanti ha invece proseguito lungo corso Matteotti per arrivare in piazza
Duomo, dove un migliaio di manifestanti ha occupato la zona antistante il
sagrato.
TORINO - Anche a Torino c'è stata una
manifestazione contro l'attacco militare di Israele.
Il presidio organizzato dall'assemblea Free Palestine a Porta Palazzo si è trasformato in un corteo
spontaneo. I partecipanti hanno raggiunto l'associazione Italia-Israele
dove c'è stato un lancio di uova. Alla manifestazione,
scandita dal grido «Israele assassino», hanno partecipato molti immigrati di origine araba.
VICENZA - Cinquemila, i partecipanti al corteo di Vicenza. Tanti gli stranieri, circa l'80% dei partecipanti, provenienti da
tutto il Veneto. Il corteo, sfilato al grido di «assassini, assassini»,
è stato tenuto sotto controllo da un massiccio dispiegamento di forze
dell'ordine e dal servizio predisposto dagli organizzatori. Decine gli
striscioni esposti dai manifestanti: «Fermiano il
massacro di Gaza», «Quanti morti ci vogliono per
fermarli?», «Uno Stato libero per i palestinesi» e
«Gaza libera, comunque Intifada
fino alla vittoria». Alcuni cartelli riportavano gigantografie di massacri,
bombardamenti, distruzioni e morti.
BOLOGNA - A Bologna sono scese in piazza circa duemila
persone, in maggioranza stranieri, che hanno concluso
la manifestazione pregando insieme davanti alla basilica di San Petronio in
piazza Maggiore. Il corteo era aperto dai bambini per sottolineare
che i bombardamenti israeliani mietono molte vittime innocenti. È stata
bruciata una bandiera di Israele e sono stati esposti
striscioni con la stella di David equiparata alla svastica. La manifestazione
si è fermata per alcuni minuti davanti alla Prefettura per chiedere un
intervento del governo italiano.
NEL MONDO - Migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città del mondo
contro i bombardamenti israeliani a Gaza.
A Londra i manifestanti (50mila secondo gli
organizzatori) hanno lanciato scarpe contro la griglia metallica che impedisce
l'accesso a Downing Street. Alla guida del corteo
l'ex cantante degli Eurythmics Annie
Lennox e l'ex sindaco di
Londra Ken Livingstone. In
segno di protesta, i manifestanti hanno lanciato scarpe contro la griglia
metallica che impedisce l'accesso a Downing Street
(dove si trova la residenza del Primo ministro inglese). Tra
gli organizzatori del corteo, l’associazione Stop the War e l’Iniziativa dei
musulmani britannici (Bmi). Altri raduni di
protesta sono stati organizzati a Glasgow, in Scozia, Manchester, Hull e Portsmouth.
A Parigi 25mila persone (secondo gli
organizzatori) hanno sfilato per le strade gridando «Basta al massacro,
sanzioni contro Israele», «Gaza siamo tutti con te» e
«Israele assassino». A Parigi hanno manifestato al grido di
"siamo tutti palestinesi", alcuni hanno dato fuoco a bandiere
israeliane. Il corteo era organizzato dal «Collettivo
nazionale per una pace giusta tra palestinesi e israeliani», da associazioni,
sindacati e partiti di sinistra. Durante il corteo sono
avvenuti alcuni incidenti, tra cui alcune auto, vetrine di negozi infrante e
scontri fra manifestanti e polizia. Gli incidenti sono scoppiati in particolare
nell'VIII arrondissement,
zona dei grandi magazzini di boulevard Haussmann.
A Berlino, sono scese in piazza 7.500
persone, 4 mila a Dusseldorf.
Migliaia in piazza ad Atene e Salonicco. Nella capitale
greca circa 3.000 persone hanno sfilato fino all'ambasciata israeliana, dove
tafferugli sono scoppiati fra dimostranti e polizia, che ha disperso la folla
con lacrimogeni.
A Madrid un migliaio in piazza.In un comunicato molti intellettuali e artisti iberici,
tra cui l'attore premio Oscar Javier
Bardem, hanno condannato i raid israeliani e chiesto
"l'arresto immediato dell'offensiva criminale sulla Palestina".
Ad Amsterdam i manifestanti, 5mila
secondo gli organizzatori, portavano striscioni invitando a boicottare i
prodotti israeliani. In migliaia hanno manifestato sia contro gli attacchi
israeliani che contro il governo olandese che non ha condannato i raid. Più di
3.000persone hanno sfilato a Salisburgo,
in Austria.
Negli Usa
c'è stato un corteo a Washington.
A Kabul, in Afghanistan, centinaia di
persone hanno partecipato a una marcia di protesta e a
Jalalabad più di 400 persone hanno protestato contro
il mancato intervento delle Nazioni Unite.
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