Messaggi
di "Palestina Libera"
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UNO. Inferno
DUE. Padre Labib Kobti
TRE. Incontro Bush - Sharon (Vignetta)
QUATTRO. Terroristi BUONI
CINQUE. ASSEMBLEA-DIBATTITO: PACE IN MEDIO ORIENTE, DUE POPOLI, DUE
STATI
UNO. Slideshow dall'inferno:
http://www.voicesofpalestine.org
DUE. Labib Kobti
Padre Labib Kobti, il religioso cattolico palestinese autore
dell'articolo che pubblichiamo in prima pagina (I cristiani del mondo
dovrebbero vergognarsi), ci ha chiesto di inviare a tutti voi il testo
di una petizione creata da lui stesso e da alcuni intellettuali
americani, tra cui Patrick Johnston (vedi l'articolo "Alzate
immediatamente la bandiera della nazione palestinese", pubblicato nella
sezione Italiano del nostro sito). Padre Labib chiede a tutti noi di
firmare e di far circolare l'appello per l'adesione alla petizione di
condanna contro le violazioni israeliane e la decisione irrevocabile da
parte di Israele di continuare ad occupare tutte le terre palestinesi,
compreso Cisgiordania e Gaza.
La petizione e' la seguente:
http://www.PetitionOnline.com/buba1950/
Grazie a tutti coloro che firmeranno e che faranno circolare questa
petizione da parte di
www.arabcomint.com
TRE. Vignetta
www.guardian.co.uk/cartoons/stevebell/0,7371,712560,00.html
QUATTRO. Terroristi BUONI
Altri due coloni ebrei sorpresi dalla polizia israeliana mentre
piazzavano una bomba vicino ad un ospedale a Gerusalemme Est.
Su l'Ha'aretz (quotidiano israeliano) è possibile leggere gli articoli,
a partire dall'edizione del 10 maggio, sull'argomento.
http://www.haaretzdaily.com
CINQUE. ASSEMBLEA-DIBATTITO
Assistiamo e seguiamo con grande dolore alla sempre maggiore escalation
di violenza nel conflitto israeliano-palestinese.
La politica del premier israeliano Ariel Sharon si attua nella continua
e sistematica delegittimazione dell' Autorità Nazionale Palestinese e
nell'occupazione
dei territori tramite un'offensiva militare criminale che non trova
limite
neanche di fronte al diritto internazionale e ai diritti fondamentali
dell'uomo,
primo tra tutti quello alla vita.
Un progetto preciso: cancellare ogni speranza di autodeterminazione del
popolo palestinese dal punto di vista politico e culturale.
Come accaduto in passato con lo sterminio nei campi profughi di Sabra e
di Chatila, ci sembra più che fondato il sospetto che anche nel campo di
Jenin sia stato compiuto un vero e proprio massacro, considerata
l'ostinata
reticenza che il governo israeliano ha mostrato nei confronti
dell'inchiesta
dell'ONU.
Sharon ed il governo israeliano hanno giustificato l'invasione militare
in Palestina come risposta agli attentati terroristici; ma seminando
morte
e distruzione nei territori occupati non si fa altro che aumentare la
disperazione
e l'odio da cui attinge consenso il fondamentalismo dei kamikaze.
Condanniamo
le stragi di civili e gli atti di odio antisemita, responsabili di avere
aumentato il senso di insicurezza del popolo israeliano; insicurezza
strumentalizzata
da Sharon per camuffare la sua politica criminale di invasione dei
territori
palestinesi.
Tutto ciò, nella 'timidezza'della comunità internazionale, con la
complicità
della maggior parte dei mezzi di informazione, con la responsabilità
degli
Stati Uniti per l'ambiguità ed inadeguata politica di mediazione nel
conflitto.
Riteniamo dunque imminente e necessario:
·Il ritiro delle forze armate israeliane dalla Cisgiordania e dalla
striscia
di Gaza con lo smantellamento delle colonie ed il ristabilimento dei
confini
del '67, nel rispetto delle risoluzioni ONU
·Il riconoscimento dello stato di Palestina
·L'invio di una forza di interposizione internazionale in Palestina
·Il riconoscimento del diritto al ritorno dei profughi palestinesi
·L'avvio dell' inchiesta ONU per verificare cosa è realmente accaduto a
Jenin
·L'applicazione di dure sanzioni politiche, diplomatiche ed economiche
da
parte dell' ONU e dell'Unione Europea nel caso in cui lo stato di
Israele
continui nella sua politica di violazione del diritto internazionale e
dei
diritti umani.
Riteniamo che l'unica soluzione possibile sia la ripresa di un reale
processo
di pace, riconoscendoci nei valori del rispetto dei diritti umani e del
rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie
tra
i popoli.
Per capire e discuterne, giovedì 16 maggio ore 10:30 nell' aula 29 della
Facoltà di Giurisprudenza in via Porta di Massa 32, si terrà un pubblico
dibattito
Intervengono :
- Omar Suleiman COMUNITA' PALESTINESE DI NAPOLI
- Romolo Calcagno ASSOPACE
- Giuseppe Micciarelli delegazione napoletana in Palestina di
ACTION
FOR PEACE
- Francesco Manna delegazione napoletana in Palestina di
ACTION
FOR PEACE
- Un docente universitario di Diritto Internazionale
- COLLETTIVO STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA
3283863982
collettivo@collettivo.cjb.net
- LEFT (Sinistra Universitaria di Giurisprudenza)
3498029912 left__giurisprudenza@yahoo.it
- UNIVERSITA' ROSSA
3475018532 universitarossa@supereva.it
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VERGOGNA SU ISRAELE
< 2 maggio 2002 > Kofi Annan ha deciso di smantellare la commissione Onu che avrebbe dovuto indagare su quanto accaduto nel campo profughi di Jenin: Israele ha infatti deciso di non consentire agli osservatori ONU l'ingresso al campo. Ma le testimonianze e le foto parlano chiaro e non è azzardato parlare di massacro e di crimine di "guerra".