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di "Palestina Libera"
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"Uno dei più scabrosi atti di Terrorismo (sionista) contro la
popolazione civile (palestinese) si registra, secondo fonti palestinesi
ma anche secondo altre fonti, nell'aprile 1948 a Deir Yassin, un
villaggio palestinese vicino a Gerusalemme. Un ex governatore militare
israeliano di Gerusalemme scrive in proposito": 'Il 9 aprile abbiamo
subito una sconfitta morale, quando le due gang Stern ed Etzel
(sionisti) lanciarono un attacco immotivato contro il villaggio di Deir
Yassin... Si trattava di un villaggio pacifico, che non aveva aiutato
le truppe arabe di oltre frontiera e che non aveva mai attaccato le
zone ebraiche. Le gang (sioniste) lo avevano scelto solo per ragioni
politiche. Si è trattato di un atto di puro Terrorismo... Alle donne e
ai bambini non fu dato tempo di fuggire... e molti di loro furono fra
le 254 v! ittime assassinate, secondo l'Alto Comitato Arabo...
Quell'evento fu un disastro in tutti i sensi... (le gang) si
guadagnarono la condanna della
maggioranza degli ebrei di Gerusalemme."
Fonte ONU: La questione palestinese. Joseph, Dov, "The Faithful City"
(N.Y. Simon & Schuster, 1960), pp. 71-72
"Quante atrocità furono commesse (dai sionisti) forse non si saprà mai,
ma furono sufficienti a spingere l'allora Ministro israeliano
dell'agricultura, Aharon Cizling, ad affermare: 'Adesso anche gli ebrei
si sono comportati come nazisti e tutta la mia anima ne è
scossa...Ovviamente dobbiamo nascondere al pubblico questi fatti...Ma
devono essere indagati.'
Fonte: ONU: La questione palestinese. Official records of the Security
Council, Third Year, Supplement for October 1948, pp. 4-9, documents
S/1018
"I villaggi ebrei furono costruiti al posto di quelli arabi,voi non
conoscete i loro nomi e non ve ne faccio una colpa perchè i libri di
geografia non esistono più, anzi non esistono più nè i libri nè i
villaggi. Nahlal è sorta al posto di Mahlul, il kibbutz Gvat al posto
di Jibta,il kibbutz Sarid al posto di Huenifis e Kfar Yehu'shua al
posto di Tal al-Shumman.Non c'è un solo posto costruito in questo paese
che non avesse una precedente popolazione araba"
Fonte: dichiarazione di Moshe Dayan,tratto dal quotidiano"Ha'aretz", 4
Aprile 1969.
"L'Assemblea Generale ha ripetutamente votato risoluzioni che criticano
le azioni di Israele nei territori occupati. La risoluzione votata nel
1977, che riflette i toni di quelle precedenti, dichiara che
l'Assemblea": 'Condanna le seguenti politiche e pratiche israeliane:
a)... b)... c) L'evacuazione, deportazione, espulsione, e trasferimento
degli abitanti arabi dei territori occupati e la negazione del loro
diritto di ritorno - d) L'espropriazione e confisca delle proprietà
arabe nei territori occupati - e) La distruzione e demolizione delle
case (arabe) - f) Gli arresti di massa e i maltrattamenti della
popolazione araba - g) I maltrattamenti e le torture
dei detenuti (arabi)...' '(La Commissione dell'ONU per i Diritti Umani)
deplora ancora una volta le continue violazioni da parte di Israele
delle norme della legalità internazionale nei territori arabi
occupati... in particolare le gravi violazioni di Israele della
Convenzione di Ginevra per la Protezione dei Ci! vili in stato di
guerra, che sono considerate crimini di guerra e un affronto
all'umanità.'
Fonte: ONU: La questione palestinese. General Assembly resolutions
32/91 C of 13 december 1977 & Commission on Human Rights resolution 1
(XXXIII) of 15 february 1977
"Menachem Begin (allora premier di Israele) fu responsabile di non aver
esercitato una maggior influenza e consapevolezza nella questione
dell'introduzione dei falangisti nei campi (profughi). Ariel Sharon
(Min. Difesa di Isr.) fu responsabile di aver ignorato il pericolo di
strage e di vendetta quando diede il permesso ai falangisti di entrare
nei campi (profughi), ed è anche responsabile di non aver agito per
impedire la strage... la nostra conclusione è che il Ministro della
Difesa è personalmente responsabile. Il Capo di Stato Maggiore
(israeliano) Eitan non diede i giusti ordini per prevenire il massacro.
La Commissione chiede che il Ministro della Difesa rassegni le s! ue
dimissioni."
Fonte: Rapporto della Commissione d'Inchiesta Kahan sugli eventi nei
campi profughi di Beirut (8 febbraio 1983)
"In particolare, le politiche (di Israele) e le sue azioni nei
territori occupati continuano a costituire violazioni evidenti di una
serie di precise norme di legalità internazionale. Queste norme sono:
la Carta delle Nazioni Unite - la Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani - la Convenzione di Ginevra per la Protezione dei Civili in stato
di guerra del 12 agosto 1949 - la Convenzione di Ginevra per la
Protezione dei Prigionieri di guerra del 12 agosto 1949... Le politiche
di deportazione, le torture dei detenuti, gli arresti di massa, la
demolizione delle case (palestinesi), i pestaggi arbitrari e gli
omicidi di persone innocenti - fra cui bambini donne e anziani - oltre
alle umiliazioni inflitte ai palestinesi nella loro vita quotidiana,
sono state sistematicamente applicate dalle autorità israelian! e nei
territori occupati. Tutto ciò è stato aggravato dalla crescente
violenza dei coloni (ebrei) armati contro la popolazione palestinese
disarmata."
Fonte: ONU: La questione palestinese. Report of the Special Committee
to Investigate Israeli practices affecting Human Rights of the
population of the Occupied Territories (A/43/694), paras.499 and 619
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa lancia le stesse accuse a
Israele, aggiungendovi la condanna dell'odiosa pratica delle truppe
israeliane di espellere i civili palestinesi dalle loro abitazioni e di
murarne le entrate, nonché la pratica di confiscare arbitrariamente le
loro terre e dichiararle proprietà di Israele.
Fonte: ICRC Annual Reports: 1984, pp. 66-68; 1985, pp. 72-73; 1986, pp.
71-72; and 1987, pp. 83-85
"...Israele si rifiuta di permettere al Comitato Speciale di avere
accesso ai territori occupati... la Commissione c! onferma la sua
dichiarazione secondo cui le violazioni israeliane della Quarta
Convenzione di Ginevra sono crimini di guerra e un insulto
all'umanità."
Fonte: ONU: La questione palestinese. 41esima Sessione a Ginevra della
Commissione ONU per i Diritti Umani, febbraio 1985
"Nella risoluzione 1988/1A, la Commissione ripete la sua condanna delle
politiche israeliane di violenza nei territori occupati, dove vengono
spezzate le ossa ai bambini, alle donne e agli uomini, e dove le donne
abortiscono a causa dei pestaggi. (La Commissione) condanna altre
pratiche violente e sistematiche di Israele, fra cui le uccisioni, i
ferimenti, gli arresti e le torture... e i rapimenti di bambini
palestinesi."
Fonte: ONU: La questione palestinese. Commissione ONU per i Diritti
Umani, rapporto alla 44esima Sessione, marzo 1988
"Nel corso dell'anno (1988) Israele continuò a reprimere i palestinesi
nei territori occupati... culminando con l'assassinio a Tunisi,
commesso da un commando israeliano il 16 aprile, di Khalil al-Wazir,
vice comandante in capo delle forze palestinesi e membro del Comitato
centrale dell'OLP... Il 25 aprile il Consiglio di Sicurezza dell'ONU
adottò la risoluzione 611... in cui si condanna Israele per
l'aggressione contro la sovranità e l'integrità territoriale della
Tunisia, in violazione flagrante della Carta delle Nazioni Unite, della
legalità internazionale e delle norme di condotta."
Fonte: Consiglio di Sicurezza dell'ONU, 21-25 aprile 1988, risol. 611
"Lo Stato di Israele ha a tutti gli effetti legalizzato la tortura,
nonostante sia un firmatario della Convenzione Contro la Tortura
(dell'ONU). Israele ha fatto questo in tre modi: primo, l'uso da parte
dello Shin Bet (Servizio di Sicurezza) di 'quantitativi moderati di
pressioni fisiche' (sui detenuti) fu permesso dal rapporto della
Commissione Landau nel 198! 7 e approvato dal governo... secondo,
dall'ottobre 1994 il Comitato Ministeriale di Controllo dello Shin Bet,
organo del governo di
Israele, ha rinnovato il diritto di praticare (sui detenuti) un uso
ancor maggiore della forza fisica... e terzo, nel 1996 la Suprema Corte
di Israele ha emesso una sentenza che permette a Israele di continuare
nell'uso della forza fisica contro specifici detenuti."
Fonte: Amnesty International Reports, London. 53rd UN Commission on
Human Rights (1997): Statements and press releases by AI