Gazzella è una ragazzina palestinese
di Hebron. Ha quattordici anni, ma ne dimostra qualcuno di meno. Le
sofferenze inflitte al suo popolo lhanno segnata: ha un fisico
gracile e ha molta paura. Dobbiamo dire "aveva"? Tornando a casa dalla
sua scuola, correva e un soldato israeliano lha ferita gravemente
alla testa, in ospedale le è stata diagnosticata la morte cerebrale.
Ma i medici non si sono arresi, lhanno
operata e le hanno dato una speranza di vita. Gazzella è in coma,
ma forse si riprenderà. Ha bisogno del nostro aiuto, come i mille
più bambini e bambine feriti in meno di due mesi dai soldati
e dai coloni. E ogni giorno il loro numero aumenta.
Purtroppo la nostra voce non è abbastanza
forte per imporre la pace in Palestina. Possiamo però aiutare
uninnocente a rivivere e molti innocenti a guarire.
Nel nome di Gazzella, diamo un aiuto modesto
ma importante: cinquantasette euro al mese per sei mesi significano
molto per la famiglia di un bambino palestinese ferito. Anche così
si costruisce la pace.
Firmato: Marcello Argilli,
scrittore per linfanzia, Melita Cavallo,
del direttivo Ass. it. magisrati per i minori, Bruno
Forte, pres. Ass. maestri, Anna
Oliverio Ferraris, prof. univ. psicologa, Adriano
Ossicini, pres. comm. istruz. Senato, Bianca
Pitzorno, scrittrice per l'infanzia, Alba
Sasso, pres. Centro iniziativa dem. insegnanti.
gazzellaonlus@libero.it
segreteria
operativa: Gazzella
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