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Tre adolescenti palestinesi uccisi a Gaza GAZA - Tre giovani palestinesi sono stati
uccisi da militari israeliani che stavano pattugliando la frontiera
fra Israele e la Striscia di FGaza.
Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese e la notizia e'
stata confermata da fonti ospedaliere. I corpi dei tre adolescenti - dei civili
disarmati - sono stati trovati vicino al varco di Kissufim,
nel sud della Striscia. L'esercito israeliano ha comunicato che le
sue truppe dislocate lungo la frontiera avevano aperto il fuoco contro
"tre ombre sospette". SDA-ATS di Lunedi', 10 Ottobre 2005 - 08:56 AM Foto del muro L'edificio scolastico di Anata, sorge a cavallo del confine con la
Cisgiordania dove Israele ha eretto la "barriera
difensiva" Gerusalemme, quel pezzo di muro che divide la scuola
palestinese http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/jerus/jerus.html Gaza e' ancora una grande prigione. Intervista al Dr.
Mustafa Barghouthi Il Dr. Mustafa Barghouthi si trovava in
questi giorni in Italia. Lo abbiamo intervistato per commentare l’attuale
situazione politica in Palestina dopo il ritiro israeliano dalla Striscia
di Gaza. [audio: http://www.globalproject.info/IMG/mp3/081005_intervistabarghouti-2.mp3]
durata 9:13 *Il Dr. Mustafa Barghouthi e' segretario
di Al Mubadara (http://www.almubadara.org/),
un movimento democratico di opposizione che si pone come alternativa
ai partiti islamici e alla corruzione dell’ANP, partecipando attivamente
al processo di costruzione di una societa'
civile palestinese democratica. Vedi anche: Palestine
Monitor: http://www.palestinemonitor.org/nueva_web/ http://www.globalproject.info/art-5951.html
Manifestazione di ebrei conto il sionismo di fronte agli uffici delle Nazione
Unite a New York contro la
presenza di Ariel Sharon http://www.nkusa.org/activities/Demonstrations/2005Sept15/220.jpg
DA SABATO 15 OTTOBRE NELLE SALE ITALIANE
'PARADISE NOW', DI HANY ABU-ASSAD, PATROCINATO DA AMNESTY ITALIA 'Paradise now' e'
una piccola storia che parla di un grande conflitto. E' un racconto
che ha una morale, ma che non pretende di fare la morale; e' commovente,
ma non sentimentale. E' un film che ti costringe a confrontarti con
la realta' e ti ricorda che ogni persona puo' fare la differenza' (Nina Hoss,
attrice, portavoce del premio Amnesty International al 55mo
Film Festival di Berlino). (...) Per ulteriori
informazioni: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell.. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it LUCKY RED - Ufficio stampa Tel.. 06 37352296 Georgette Ranucci
(cell. 335 5943393, g.ranucci@luckyred.it) Alessandra Tieri (cell. 335 8480787, a.tieri@luckyred.it) www.luckyred.it/paradise.html
ASSASSINIO DI NICOLA CALIPARI - Siamo tutti parte lesa! Firma l'appello Preso da una news di un ponte per... (http://www.unponteper.it) Il link preciso
per aderire e' http://www.riferimenti.org/Pagine/Primo%20Piano/Primo%20piano.htm L'e-mail a cui bisogna inviare il proprio
nome e cognome e' giustizia@riferimenti.org Vi invito a firmare e diffondere questa petizione affinche' il caso Calipari non venga archiviato.
Fotografie - Amira
Hass Il link di quest'articolo www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=10530 I settanta chilometri insormontabili tra
Gaza e Ramallah sembravano tutti contenuti
in questo cd Internazionale 609, 22 settembre 2005 L'articolo/saggio di Jamil Hilal, sociologo palestinese
indipendente, e' apparso su la rivista "Lo Straniero" (ott 2005) insieme all'intervento di Ilan Pappe a Friburgo (giugno 2005) gia'
a vostre mani e a un saggio di rema hammami
"l'economia morale di un check-point. E' disponibile per chi volesse anche l'originale in arabo. Eyad el sarraj e' uno psichiatra presidente
del gaza community
menthal health program. Alfredo Tradardi Via Giovanni xxiii
n. 21 10010 Mercenasco (TO) Italy 0125 710411
fax 0125 644819 cell 347 2745166 a.tradardi@flashnet.it www.frammenti.it
"Io sono di la'" di Muin Masri Care tutte e tutti, di conoscere
sua madre. Vi invito quindi ad acquistare
e leggere questo bel libro per incontrare
Muin anche attraverso la sua scrittura. Per chi fosse interessato a organizzare la presentazione del libro vi lascio inoltre un recapito email da contattare: ass.servizisociali@comune.ivrea.to.it Un abbraccio, Luisa Morgantini SCHEDA TECNICA Titolo: Io sono di la' Autore: Muin
Masri Editore: Michele Di Salvo - Divisione
TracceDiverse Dati: 102 p. Isbn: 88-89862-00-9 Prezzo: 10 Euro Introduzione Sono tre, a mio avviso, le parole attorno
alle quali si costruisce l'intenso romanzo di Masri,
e, sempre a partire da queste, si dischiudono al lettore le diverse
vie di interpretazione. La prima e' solitudine: il protagonista
che incontriamo e' solo, e lo e' in modo radicale perche'
e' orfano di padre e di madre. E' talmente solo che non ha neppure
un nome a fargli compagnia, a donargli un volto. Il suo nome e cognome
li ha persi in guerra, nella guerra quotidiana e personale che combatte
per sopravvivere, e nella guerra collettiva del popolo palestinese
cui appartiene. La condizione di orfanita' del "ragazzo senza
nome" si innalza allora a condizione esistenziale del suo popolo
orfano di patria e di speranze, nazione alla quale insieme alla terra
e' stata strappata l'identita'. L'essere
solo diviene, ad un certo punto, un essere altro, estraneo, e cio'
si desume anche dal titolo che denuncia sin da subito il suo appartenere
ad un 'altrove', ad un mondo altro, con le sue regole ferree anche
se appena intuibili e non codificabili. La seconda parola chiave e' guerra, sentita
dai personaggi che popolano questo romanzo come impellente necessita',
unica risposta dei disperati, dei dannati della terra palestinese-si
potrebbe dire parafrasando Fanon-.Andare
a combattere per la Palestina diviene, nel romanzo, estremo gesto
d'amore per la patria, impresa che promette onore a chi la intraprende,
unica strada possibile- e qui diviene tragicamente
reale la riflessione di Masri-per riscattare una vita che sembra aver perso senso
nel momento in cui ha perso terra e storia. Ma l'odio e la diffidenza
che reca con se' la guerra conducono l'uomo
all'aberrazione, che e' lo scagliarsi deliberatamente contro cio'
che in se' e' bello e buono. Contro questa ottusa
violenza l'autore compone il delicato racconto-idillio della danzatrice
caduta in guerra che offriva ai passanti la grazia dei suoi movimenti
e si sentiva a casa in Palestina. La terza parola e' giustizia; tutto il
testo e' animato da una profonda tensione verso cio'
che e' giusto e si oppone con fermezza a cio'
che non lo e'. Il protagonista, sopratutto nei momenti piu' bui cerca una giustizia
che poi spesso e' la Giustizia che si svela nei versetti del Corano.
E' proprio quest'ultima parola che costituisce la lente attraverso
cui vedere e leggere gli eventi. La disperazione iniziale si traduce allora
in sorprendente speranza quando l'autore ci rivela che, alla fine
dei sentieri tortuosi e interrotti percorsi dall'uomo, ci aspetta
la certezza del ritorno a casa e la gioia della festa. Silvia De Marchi Biografia Muin Masri e' nato a Nablus (Palestina)
nel 1962, residente in Italia dal 1985, si occuppa
di Informatica e , tempo permettendo, racconta
"storie del proprio paese". Ha gia'
pubblicato Racconti? (1994) edito da Scriptorium,
Il sole d'inverno (1999) e Pronto, ci sei ancora? (2001) editi
da Portofranco. Ha realizzato un programma
radiofonico per Rai3 "Viaggio di sola andata" nell'ambito
di Cento Lire.
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