UNO. |
Foto e dossier
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DUE. |
Iraq: torture, foto di sesso
e di umiliazioni sessuali |
TRE. |
La tortura fa notizia, ma non
e' nulla di nuovo |
QUATTRO. |
Nei sotterranei degli States
- SILVIA BARALDINI |
CINQUE. |
Palestina: Yussef Hijazi, ragazzo |
SEI. |
Insediamenti di Gaza |
SETTE. |
Oggi a Roma: ROUTE 181 |
OTTO. |
Sospensione
del Trattato Commerciale Europa-Israele (Forumpalestina) |
NOVE. |
"Oltre la danza macabra"
Maraini/Morgantini |
DIECI.
|
Nuovo sito
associazione Gazzella onlus |
UNDICI. |
Nuovo sito AlJazira |
UNO
Foto e dossier
http://www.repubblica.it/speciale/2004/torture/index.html
DUE.
Iraq: torture,
foto di sesso e di umiliazioni sessuali
(ANSA) - WASHINGTON, 11 MAG - Alcune foto in possesso del Pentagono, sugli
abusi
nel carcere di Abu Ghraib, mostrano le umiliazioni sessuali
inflitte ai detenuti.
http://www.ansa.it/settori/webnews/20040511143732940565.html
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TRE.
La tortura fa
notizia, ma non e' nulla di nuovo
"C'erano
le foto di corpi smembrati, di soldati che sollevavano orecchie e
testicoli tagliati, e si vedevano anche le torture in corso. C'erano
uomini e donne che venivano picchiati a morte, annegati e umiliati in maniera
rivoltante.". Il giornalista John Pilger fa un confronto tra
il Vietnam e l'Iraq. 8 maggio 2004. http://www.kelebekler.com/occ/pilger.htm
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QUATTRO.
Nei sotterranei degli States - SILVIA
BARALDINI
Di fronte alla catastrofica realta'
delle torture inflitte ai cittadini iracheni dagli eserciti di occupazione statunitensi
e britannici, la difesa dei due governi si e' incentrata sull'identificazione delle mele marce responsabili
di quelli che sarebbero episodi estranei al sistema democratico dei
due paesi. Da quando il New Yorker ha pubblicato le prime foto, siamo stati inondati da interviste agli abitanti
dei paesini dell'entroterra, da dove provengono i soldati accusati
delle sevizie, piene di sgomento e di condanna, tanto per rassicurarci
del profondo sentimento democratico che anima gli americani. Curiosamente non e' apparsa una sola intervista a quella
parte del popolo statunitense che avrebbe potuto testimoniare di sevizie,
abusi di potere, violenze sessuali e condizionamenti personalmente
subiti. Parlo dei detenuti, politici e comuni, che hanno scontato
la loro pena nelle sezioni speciali di Marion, Illinois, Florence,
Colorado, Pelican Bay, California, Lexington, Kentucky e Alderson,
West Virginia, per nominare solo quelle piu' tristamente note. Se
un giornalista avesse rintracciato Rafael Cancel Miranda, questi avrebbe
potuto testimoniare che nei non lontani anni '70, nei sotteranei di
Marion, i detenuti venivano ammanettati ai muri e lasciati li' per ore.
Frank ‘Big Black’ Smith avrebbe potuto raccontare
come tutti i detenuti della prigione di Attica, al termine della loro
ribellione, siano stati costretti a passare la gogna nudi mentre membri
della guardia nazionale li pestavano con manganelli e fucili. E come
lui stesso, in quanto ex-giocatore di football, fosse stato costretto a
rimanere in piedi per interminabili ore con un pallone di footbal sotto il mento, circondato da militari pronti
a pestarlo non appena lo avesse lasciato cadere.
Samuel Brown avrebbe potuto raccontarci
del suo infortunio alla cervicale volutamente non curato, una strategia
per ammobidirlo prima di essere interrogato dell'Fbi. E Sekou Odinga, del suo torace
utilizzato dopo l'arresto come posacenere dai membri della task-force che lo interrogavano. Avrebbe
potuto raccontare di se' Alejandrina Torres, detenuta politica portoricana
poi graziata da Clinton, violentata nel carcere federale di Phoenix,
Arizona, non con un manico di scopa ma con i pugni inguantati di un
cosidetto infermiere. O Susan Rosenberg, due mesi dell'inverno 1988
passati senza dormire nella cella della sezione speciale di Lexington
con le luci che si accendevano ogni venti minuti, la doccia senza tendina di fronte a una
delle 21 telecamere della sezione, l'umiliazione
di dover chiedere
a una guardia carceraria uomo un assorbente igienico alla volta. Le donne detenute nel carcere statale della
Georgia e in quello federale di Dublin
avrebbero potuto testimoniare che in prigione puo'
capitare di essere usate sessualmente dagli stessi individui
che dovrebbero proteggerti. A Pelican Bay e Florence i giornalisti
avrebbero trovato le gabbie-madri di quelle ora in uso a Guantanamo.
La realta' che sta inesorabilmente emergendo
dalle prigioni irachene non deve sorprenderci:
Amnesty International, Human Rights Watch, American Civil Liberties
Union denunciano da anni condizioni analoghe nei carceri speciali
degli Stati Uniti.
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CINQUE.
Palestina: Yussef Hijazi
MO: GAZA, RAGAZZO
13 ANNI UCCISO IN ATTACCO ELICOTTERO
GAZA, 11 MAG - Un ragazzo palestinese
di 13 anni e' stato ucciso nell'esplosione
di un missile
sparato da un elicottero militare israeliano a Gaza contro un'auto:
lo hanno indicato
fonti palestinesi, correggendo le indicazioni date in precedenza,
che parlavano di
un giovane di 18 anni. Il ragazzo, che secondo le fonti si chiamava
Yussef Hijazi, si trovava vicino all'auto
colpita dal missile. Stando alle fonti non
e' escluso che
la vettura sia stata colpita per errore, al posto di un'altra auto
vicina.
Cinque persone sono
state inoltre ferite, una sembra in condizioni gravi. http://www.ansa.it/fdg02/200405111500149372/20040511151232940607_ass.html
Sito: www.forumpalestina.org
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SEI.
Insediamenti
di Gaza
Gli insediamenti
nella Striscia di Gaza sono stati un errore storico, e scompariranno
nel giro di cinque anni, con
o senza un accordo di pace. Secondo il Ministro della
Difesa israeliano, Shaul
Mofaz, che ha parlato durante il congresso dell'ordine degli avvocati di Israele ad Eliat, la Striscia di Gaza non
farebbe, infatti, parte della terra degli
antenati degli ebrei. Il governo israeliano - ha proseguito
il Ministro - farebbe quindi bene ad individuare una linea diplomatica
per sostituire il piano di disimpegno promosso
da Sharon e bocciato dal partito Likud, prima che si possano fare
strada altre iniziative dannose per Israele. "Non possiamo cambiare
in modo significativo il modo in cui combattiamo
il terrorismo - ha detto Mofaz - ma dobbiamo continuare a seguire
la strada della diplomazia". E Sharon sarebbe stato invitato
ad elaborare nuove strategie in alternativa
al piano bocciato anche dal Ministro delle Finanze, Benjamin Netanyahu,
il quale avrebbe anche sollecitato vere negoziazioni all'interno del
partito prima di giungere ad una soluzione condivisa.
http://www.haaretz.com/hasen/spages/425104.html
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SETTE.
Oggi a Roma: ROUTE 181
MARTEDI' 11 MAGGIO ore 16,30
ROMA - CGIL - corso d'Italia 25
Sala Di Vittorio
Presentazione del film - documentario
ROUTE 181
Frammenti di un viaggio in Palestina
- Israele
ore 16,30 visione
prima parte "Sud"
ore 18,00
Titti DI SALVO
segretaria confederale
CGIL
Citto MASELLI
regista cinematografico
Maria NADOTTI
curatrice edizione italiana
dell'opera
INCONTRANO
EYAL SIVAN e MICHEL KHLEIFI
registi autori di "Route
181"
ore 19,00 visione seconda parte "Centro"
ore 21,00 visione terza parte "Nord"
in collaborazione
con la casa editrice Bollati Boringhieri
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OTTO.
Sospensione del Trattato Commerciale
Europa-Israele (Forumpalestina) Continua la campagna per la sospensione
del Trattato Commerciale Europa-Israele
Lunedi' 3 maggio, si e' tenuto a Largo
di Torre Argentina a Roma, il sit in promosso dalle associazioni e
dai comitati di solidarieta' con il popolo palestinese a sostegno
della richiesta di sospensione dei trattati
commerciali fra Unione Europea e Israele. All'iniziativa hanno partecipato
un centinaio di persone, fra le quali il Presidente della Comunita'
Palestinese di Roma e del Lazio, Bassam Saleh, Iacopo Venier della
segreteria nazionale del PdCI e Fabio Marcelli dei Giuristi Democratici.
Molte bandiere palestinesi e striscioni del Forum
Palestina e delle Donne in Nero.
Il 4 maggio, una delegazione ha poi
consegnato al Consigliere Politico
dell'Ambasciata d'Irlanda,
Mr. Baylor, un documento degli organizzatori
della manifestazione
in cui si argomentano le ragioni della richiesta di
sospensione dei trattati
commerciali con Israele; il documento verra' inoltrato a Dublino,
alla Presidenza di Turno dell'Unione Europea in occasione del vertice
del 5 maggio dei ministri degli esteri europei che ha, tra i punti
all'ordine del giorno, la ridiscussione del Trattato di Associazione
commerciale tra Unione Europea ed Israele.
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NOVE.
"Oltre la danza macabra"
Uno stralcio
della prefazione al libro di Luisa Morgantini "Oltre la
danza macabra"
Pagine d'amore per la pace
*********
Insomma, quello che spesso offende di
piu' e' l'arroganza di chi si
crede superiore perche'
dispone di armi sofisticate e denaro, mentre
dall'altra parte
c'e' la disperazione di chi si fa saltare in aria
crudelmente uccidendo con
se stesso il piu' gran numero possibile di
innocenti. Ma alle
vendette e alle stragi reciproche non c'e' rimedio
se non nel dialogo
e nella pace. Ed e' proprio per perseguire
questa
pace che le donne
in nero si scrivono, si incontrano, prendono comuni
iniziative per convincere
i loro Paesi a ragionare secondo umanita',
senza arroccarsi
su posizioni prevenute e intolleranti.
(D. Maraini)
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DIECI.
Nuovo sito associazione
Gazzella onlus
Cari amici,
l'associazione
Gazzella onlus ha pubblicato un nuovo sito
web che intende
promuovere un concerto per i diritti umani in Palestina con un appello
rivolto al mondo della musica. Il sito pubblica
svariate rubriche utili sulla storia e sull'attualita' palestinesi
L'indirizzo e': www.concert4palestine.org
Con preghiera di far girare.
Grazie
Wasim Dahmash
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UNDICI.
Nuovo sito AlJazira
http://www.aljazira.it/
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