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ISM- Italia
e l'opera d'arte sul Po' Comunicato stampa (con tanto
di mirabili foto) dell'ISM(International
Solidarity Movement) – Italia. Pdf.leggi>>> ISM- Italia info@ism-italia.it www.ism-italia.it under construction ISM-Italia e' il gruppo di supporto italiano
dell’ISM. L’International Solidarity Movement (ISM www.palsolidarity.org) e' un movimento palestinese
impegnato a resistere all’occupazione israeliana usando i metodi e
i principi dell’azione-diretta non violenta. Fondato da un piccolo
gruppo di attivisti nel 2001, ISM ha l’obiettivo di sostenere
e rafforzare la resistenza popolare assicurando al popolo palestinese
la protezione internazionale e una voce con la quale resistere
in modo nonviolento alla schiacciante forza militare israeliana di
occupazione. COMUNICATO STAMPA. L’ambasciatore israeliano in Italia deve essere sostituito http://www.forumpalestina.org Foto dell'offensiva israeliana
a Balata, Nablus (ATTENZIONE: ALCUNE IMMAGINI
SONO ESTREMAMENTE FORTI) http://news.yahoo.com/news?tmpl=story&u=/060223/ids_photos_wl/r795062846.jpg http://news.yahoo.com/news?tmpl=story&u=/060223/481/66cc822cadaf49899767b38eb9a86b70 http://news.yahoo.com/news?tmpl=story&u=/060223/ids_photos_wl/r3747900708.jpg http://news.yahoo.com/news?tmpl=story&u=/060223/481/jrl13002231750 http://news.yahoo.com/news?tmpl=story&u=/060223/481/jrl12502231749 Vi inoltro
un appello sulla drammatica situazione di Nablus in questi giorni.
Nathan Never Appello alla diffusione delle
notizie provenienti da T.O. L'occupazione
israeliana sta tornando con i carri armati nelle citta'
della west bank:
notizie da Nablus. Dal 17 febbraio e' in corso
un'operazione militare da parte dell'IOF
(Israeli Occupation Forces) a Nablus, in modo particolare nel campo profughi di
Balata, ma anche a Tulkarem,
dove sono tornate in azione le squadre speciali che in operazione
notturna hanno arrestato un 19enne, e a Jenin
dove sono state demolite nuove case e piantagioni. I fatti di Nablus:
Lunedi' 20 febbraio le forze militari israeliane
alle tre e trenta del mattino sono entrati nel campo profughi
di Balata e nella citta'
vecchia di Nablus. Vicino a Balata
sono iniziati gli scontri tra soldati israeliani e combattenti palestinesi.
Sono poi seguite forti esplosioni dentro il campo ed il successivo
ritiro verso Hawara, dove l'IOF
ha la sua base militare. Dopo due ore sono pero'
tornati nuovamente con buldozer, tanks
e una ventina di jeep iniziando una nuova operazione nel campo profughi
e mettendo dei blocchi di cemento
alle entrate del campo. E' iniziata poi la
devastazione delle abitazioni: rastrellamenti casa per casa, demolizioni
con esplosivi per attraversare direttamente le abitazioni. In questa
occasione sono state uccise tre persone e ferite trenta, una
delle quali e' deceduta piu' tradi in ospedale. Ma l'occupazione militare non si ferma. Il giorno dopo, 21 febbraio,
hanno allargato l'operazione militare anche nella citta'
vecchia di Nablus. Intanto a Balata sono
state occupate circa 20 case e la scuola femminile, dove hanno distrutto
l'aula computer e dipinto sui muri immagini offensive. Hanno lasciato
la citta' per la notte, ma il giorno dopo sono nuovamente tornati
alle sette e trenta del mattino, il momento in cui le strade sono
piene di persone, specialmente di ragazzi che vanno a scuola. Iniziano
nuovi scontri: pietre contro pallottole. Altre 25 persone sono state
ferite in quest'occasione ed altri morti si sono aggiunti alla lista.
Cinque di questi sono volontari del pronto soccorso ( uno di loro
morira' piu' tardi), un altro e' l'autista dell'ambulanza che non
ha potuto ricevere aiuti per ore. I media israeliani
dicono che hanno ucciso tre terroristi. Intanto il Medical Relief (UPMRC) ha rilasciato
un comunicato sull'invasione di Balata,
avvenuta tra il 17 e il 23 febbraio, sottolineando
come l'operazione stessa dell'IOF (Israeli
Occupation Forces) sia ancora in
corso. Il 23 febbraio l'IOF ha sparato anche
sulle squadre di primo soccorso e sui giornalisti presenti nel campo
profughi. Sono stati feriti gravemente tre volontari del Medical
Relief, Jerir Zakaria
Qanadilu, colpito ad una mano e ad una gamba
da due proiettili, Ahmad Arabat,
colpito al petto, Ihab Mansour,
ferito alla testa e arrestato. In questa "operazione" sono
stati feriti anche due internazionali, un americano e un tedesco.
Il Medical Relief lancia un appello
alla comunita' internazionale affinche'
si mobiliti per fare pressioni su Israele
e chieda la cessazione dei continui attacchi militari all'interno
della citta' di Nablus. Il Mediacal
relief ricorda come questi atti, gli attacchi
ai mezzi di pronto soccorso e al loro personale, gli attacchi alla
stampa, violino la Quarta Convenzione
di Ginevra. per firmare l'appello: http://www.forumpalestina.org/ CINQUE. PCHR (Centro palestinese
per i diritti umani) http://www.pchrgaza.org
Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane dei diritti umani
nei Territori Occupati Palestinesi No. 7/2006 – dal 16 al 22 febbraio
2006 Le forze di occupazione israeliane continuano
gli attacchi contro i civili palestinesi e le loro proprieta'
nei Territori Occupati Palestinesi * Hanno ucciso 5 civili palestinesi, inclusi
due ragazzi, nella Striscia di Gaza e nella West
Bank * Hanno ferito 42 civili palestinesi, inclusi
25 ragazzi, due donne ed un attivista internazionale, nella West Bank * Hanno continuato a bombardare aree palestinesi
nella Striscia di Gaza ed hanno ferito gravemente un bimbo * Hanno condotto 31 incursioni in comunita' palestinesi della West
Bank ed hanno invaso Nablus ed il campo profughi di Balata * Hanno fatto irruzione in alcune case, ed
hanno arrestato 79 civili palestinesi, inclusi 26 ragazzi * Hanno trasformato 6 case in siti militari * Hanno continuato ad imporre un totale assedio
sui Territori Occupati Palestinesi, specialmente nella
West Bank; hanno isolato la parte
orientale della West Bank dal resto della
stessa; hanno impedito ai civili palestinesi con meno di 45 anni di
entrare nella moschea di al-Aqsa per le preghiere
del venerdi'; hanno arrestato 11 civili
palestinesi, inclusi 5 ragazzi ed una ragazza, presso vari check
point della West Bank * Hanno continuato a costruire il muro di annessione nella West Bank; hanno
pianificato la costruzione di una sezione del muro ad est di Hebron; hanno usato la forza contro civili
palestinesi che protestavano contro la costruzione del muro; hanno
continuato ad imporre severe restrizioni al movimento delle comunita'
palestinesi che si trovano vicino al muro; hanno demolito una casa
nel villaggio di Deir al-Ghosoun
vicino a Tulkarm Per richiedere il rapporto
completo e/o i rapporti precedenti inviare una email a palestina_libera@libero.it oppure gio.nino@virgilio.it PCHR (Centro
palestinese per i diritti umani)
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