Messaggi di Palestina libera

 

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UNO. Uccisi nove palestinesi a Gaza
DUE. Assemblea nazionale a Roma, sabato 16 settembre
TRE. GILAD ATZMON SCOPRE UN DOCUMENTO SEGRETO DELLA GUERRA ISRAELIANA!
QUATTRO. CARTA SULLA MISSIONE IN LIBANO
CINQUE. RAPPORTO AMNESTY INT SULLE DISTRUZIONI ISRAELIANE IN LIBANO
SEI. Davvero non riuscite a vedere? Di Amira Hass
SETTE. HOLLYWOOD A FAVORE DEL MASSACRO ISRAELIANO
OTTO. GERUSALEMME NON SARA' MAI CAPITALE DI ISRAELE
NOVE. Tel Aviv: Palestinese affoga per salvare ragazzini israeliani

UNO.

Uccisi nove palestinesi a Gaza

Giovedi', 31 agosto 2006

HA'ARETZ, Israele

http://www.haaretz.com

 

Uccisi nove palestinesi a Gaza.

 

L'esercito israeliano ha messo fine a un'operazione nel quartiere Shujaiya, a Gaza, che durava da sei giorni. Le vittime dell'operazione sono almeno 18, di cui nove solo nella giornata di ieri. L'esercito ha anche annunciato l'uccisione a Nablus, in Cisgiordania, di Fadi Khafisha, considerato una figura chiave delle Brigate dei martiri di al Aqsa.

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DUE.

Assemblea nazionale a Roma, sabato 16 settembre

Senza giustizia non ci sara' pace in Medio Oriente

Assemblea nazionale a Roma, sabato 16 settembre

Il Forum Palestina, dopo la significativa e inaspettata riuscita della manifestazione del 27 luglio, da' appuntamento per una assemblea nazionale sabato 16 settembre a Roma (ore 10.30, via dei Reti 25, S.Lorenzo-zona Universita') per discutere e organizzare le iniziative dei prossimi mesi e una nuova manifestazione nazionale in solidarieta' con la resistenza dei popoli del Libano, della Palestina, dell’Iraq e di tutto il Medio Oriente, per l’abrogazione dell’accordo di cooperazione militare fra Italia e Israele, per il ritiro delle truppe italiane dai teatri di guerra, per l’adozione di sanzioni politiche ed economiche nei confronti del governo di Tel Aviv fino al completo ritiro delle sue truppe da tutti i territori palestinesi occupati. Il rilancio della discussione e della mobilitazione viene resa ancora piu' urgente dal concreto rischio che l’Italia e l’Unione Europea si rendano complici di un intervento internazionale in Libano destinato a fare il “lavoro sporco” per conto di Israele e degli Stati Uniti mentre una giusta soluzione dei diritti della Palestina continua ad essere annichilita dalla politica israeliana. Su questo chiamiamo sin da ora al confronto, all’iniziativa e alla formulazione di proposte tutte le forze che hanno compreso come oggi in Medio Oriente nulla sia piu' come prima e come l’Italia non puo' continuare a rendersi complice di un mattatoio alimentato dalla competizione tra gli interessi coloniali europei e quelli statunitensi-israeliani. Forum Palestina forumpalestina@libero.it; www.forumpalestina.org

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TRE.

GILAD ATZMON SCOPRE UN DOCUMENTO SEGRETO DELLA GUERRA ISRAELIANA! 12 linee guida ufficiali per i portavoce israeliani in tempo di guerra

 

DI GILAD ATZMON

Peace Palestine

 

Il Ministero degli Esteri d'Israele invita i lobbisti israeliani in tutto il mondo, nonche' i loro rappresentanti,

a diffondere il seguente messaggio. In questa guerra e' in ballo la nostra stessa sopravvivenza, al contrario

di tutte le altre guerre in cui era in ballo la nostra stessa sopravvivenza. http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=categories&op=newindex&catid=18

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QUATTRO.

CARTA SULLA MISSIONE IN LIBANO

Alla vigilia della partenza del contingente italiano Onu per il Libano, Patrizia Sentinelli riunisce attorno a un tavolo della Farnesina i rappresentanti delle associazioni che hanno a che fare con la Cooperazione internazionale nei luoghi del conflitto. «Aiutateci a non ripetere l'esperienza della missione Arcobaleno» ha detto la vice-ministra alla cooperazione internazionale a rappresentanti di Ong [Un ponte per..., Arcs, Arci, Libera, Ciss, Assopace, Cric altri. Carta c'era, e sul nuovo numero del settimanale vi raccontiamo com'e' andata. Perche' di Libano non si parli a proposito di «regole d'ingaggio», ma del ruolo della societa' civile. http://www.carta.org/rivista/settimanale/2006/31/sommario.htm

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CINQUE.

RAPPORTO AMNESTY INT SULLE DISTRUZIONI ISRAELIANE IN LIBANO Israel/Lebanon Deliberate destruction or "collateral damage"? Israeli attacks on civilian infrastructure http://web.amnesty.org/library/index/engmde180072006

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SEI.

Davvero non riuscite a vedere? Di Amira Hass, giornalista israeliana

Tratto dal quotidiano israeliano Haaretz - 8/30/06

 

Lasciamo da parte quegli israeliani la cui ideologia sostiene che l’espulsione della popolazione palestinese dalle sue terre e' giusta perche' “Dio ci ha prescelto”. Lasciamo da parte i giudici che danno copertura ad ogni politica militare volta ad uccidere e a distruggere.

Lasciamo da parte i comandanti militari che deliberatamente imprigionano un intera nazione in recinti circondati da mura, fortificati da torrette,

pistole, filo spinato  proiettori di luce accecanti. Lasciamo da parte i ministri. Tutti questi non vengono presi in considerazione come collaboratori.

Coloro sono gli architetti, i pianificatori, i disegnatori, gli esecutori. Ma ce ne sono altri. Storici e matematici, editori  famosi, star dei media, psicologi e dottori di famiglia, avvocati, che non vogliono

sostenere Gush Emunin e Kadima, insegnanti ed educatori, amanti delle escursioni e delle canzoni di gruppo, maghi dell’high tech.

Dove siete? E che ne e' di voi, studiosi del Nazismo, dell’Olocausto e dei Gulag sovietici? Potreste davvero essere favorevoli a leggi

sistematicamente discriminanti? Leggi che dichiarano che gli Arabi della Galilea non saranno neanche compensati dai danni della guerra

con la stessa cifra che compete ai loro vicini ebrei (Aryeh Dayan, Haaretz, 21 Agosto). E’ possibile che siate tutti a favore di una legge di cittadinanza razzista che proibisce agli arabi israeliani di vivere con le loro

famiglie nelle proprie case? Che continuate con l’espropriazione delle terre e la demolizione di ulteriori frutteti, per la costruzione

di un nuovo blocco di insediamenti e per un'altra strada solo ed esclusivamente per gli ebrei? Che tutti sosteniate i bombardamenti

e l’uccisione di vecchi e giovani nella Striscia di Gaza? E’ possibile che tutti voi concordiate sul fatto che un terzo della Cisgiordania

(La Valle del Giordano) dovrebbe essere off limit per i palestinesi? Che tutti sosteniate una politica israeliana che proibisce a

decine di migliaia di palestinesi che hanno ottenuto una cittadinanza straniera di ritornare dalle loro famiglie nei territori occupati? Possibile che la vostra mente abbia accettato un lavaggio del cervello in nome della sicurezza, usata per impedire agli studenti di Gaza

di studiare terapia dell’occupazione a Betlemme e medicina ad Abu Dis, e impedendo alle persone malate di Rafah di ricevere cure mediche a Ramallah?

Trovereste altrettanto facile nascondersi dietro la spiegazione “noi non ne abbiamo idea”: non avevamo idea che la discriminazione attuata

nella distribuzione dell’acqua – che e' esclusivamente controllata da Israele – lasci migliaia di famiglie palestinesi senza acqua durante

i caldi mesi estivi; non avevamo idea che quando l’IDF blocca l’entrata dei villaggi, blocca anche i loro accessi alle fonti o alle cisterne d’acqua. Ma non puo' proprio essere che non vediate i  cancelli di ferro lungo la superstrada 344 in Cisgiordania, che bloccano l’accesso ai

palestinesi dei villaggi che percorre. Non e' possibile che sosteniate l’impedimento dell’accesso a migliaia di contadini alle loro

terre e piantagioni, che sosteniate la quarantena di Gaza che impedisce l’entrata di medicinali per gli ospedali, il disagio elettrico

e la fornitura d’acqua a un 1.4 milioni di esseri umani, chiudendo il loro unico accesso al mondo per mesi. E’ possibile che non sappiate che cosa stia succedendo a 15 minuti dalle vostre facolta' e dai vostri uffici? E’ plausibile che

sosteniate il sistema in base al quale i soldati ebrei, ai checkpoint nel cuore della Cisgiordania,  lascino decine di migliaia di

persone aspettare ogni giorno per ore e ore sotto il sole cuocente, mentre selezionano: ai residente di Nablus e Tul Karm non e' permesso passare,

dai 35 anni in giu', yallah, tornate a Jenin, ai residenti del villaggio di Salem non e' neanche permesso trovarsi qui, una donna

malata che salta la fila deve imparare la lezione e sara' deliberatamente trattenuta per ore. Il sito di Machsom Watch’s e' accessibile a tutti;

in esso sono raccolte innumerevoli testimonianze e peggio, la routine del giorno dopo giorno. Ma non puo' essere che coloro che impallidiscono

per ogni svastica dipinta su una tomba in Francia e per ogni titolo antisemita apparso nei giornali locali spagnoli non sappiano

come ottenere queste informazioni, e che non impallidiscano e si sentano oltraggiati.Come ebrei tutti godiamo del privilegio datoci da Israele,

e cio' ci rende tutti collaboratori. La questione e' che cosa fa ognuno di noi nella propria vita quotidiana, in modo diretto o indiretto,

per minimizzare la cooperazione con un regime che opprime ed espropria e che non si sazia mai. Firmare una petizione e scalpitare non servira'.

Israele e' una democrazia per i suoi ebrei. Le nostre vite non sono in pericolo, non saremo imprigionati nei campi di concentramento, 

i nostri mezzi non saranno danneggiati e la ricreazione nella campagna o all’estero non ci sara' negata. Per questo, il peso della

collaborazione e di una diretta responsabilita' e' inequivocabilmente pesante. Traduzione dall’inglese all’italiano a cura di Teresa Maisano

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SETTE.

HOLLYWOOD A FAVORE DEL MASSACRO ISRAELIANO

"Nicole Kidman ha preso una posizione pubblica contro il terrorismo", riporta lo Herald Sun

(http://www.news.com.au/heraldsun/story/0,21985,20157470-5005961,00.html).

"L'attrice, a cui si sono unite altre 84 figure di alto profilo tra star di Hollywood, registi,

leader delle case di distribuzione e magnati dei media, ha acquistato una decisa inserzione a tutta pagina nel Los Angeles Times di oggi". http://kurtnimmo.com/?p=524

 

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OTTO.

GERUSALEMME NON SARA' MAI CAPITALE DI ISRAELE

care tutti e tutte,

anche El Salvador dopo il Costa Rica trasferisce la sua ambasciata da Gerusalemme a Tel Aviv. Non e' male, speriamo che non siano gli Usa adesso a trasferirsi a Gerusalemme. Un abbraccio Luisa Morgantini

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SULLO STATUS DI ISRAELE: http://it.wikipedia.org/wiki/Gerusalemme

 

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NOVE.

Tel Aviv: Palestinese affoga per salvare ragazzini israeliani Lunedi', 21 agosto http://www.canisciolti.info/modules.php?name=News&file=article&sid=13644

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