UNO. |
Ultime dalla Palestina |
DUE. |
Senza giustizia non ci sara' pace
in Medio Oriente |
TRE. |
Soldati israeliani seviziano
un giovane palestinese e si fotografano con il suo cellulare |
QUATTRO. |
Appello dello storico Angelo d'Orsi contro il ricatto dell'antisemitismo |
CINQUE. |
L'unita'
palestinese |
SEI. |
Caravanserraglio di Nablus
|
UNO.
Ultime dalla Palestina
il giudice revoca la decisione
di rilasciare i politici palestinesi imprigionati.
Le rivelazioni
di un comandante israeliano: l'aviazione ha sganciato 1.2 milioni
di cluster bomb
sul Libano http://www.infopal.it/home.asp
inizio pagina
DUE.
Senza giustizia non ci sara' pace in Medio Oriente
Assemblea nazionale a Roma, sabato 16 settembre Ore 10.30, sala di
via dei Reti 25,
(zona S.Lorenzo-Universita',
10 minuti a piedi da staz.Termini)
I punti in discussione:
1) Iniziative dei prossimi
mesi e convocazione di una nuova manifestazione nazionale in solidarieta' con
la resistenza
dei popoli della Palestina, del Libano, dell'Iraq e di tutto il Medio
Oriente.
La discussione prevede anche il confronto sulla prossima
manifestazione del 30 settembre gia'
convocata da alcune organizzazioni
del movimento contro la guerra.
2) Discussione e avvio della
campagna tesa all'abrogazione dell'accordo di cooperazione militare
fra Italia e Israele,
3) 'O sanzioni o boicottaggio.
Se non le fanno i governi le metteremo in
pratica noi'. Discussione
sul rilancio della
campagna per le sanzioni politiche ed economiche/boicottaggio nei
confronti del
governo israleiano fino al completo ritiro delle sue truppe e colonie
da tutti i Territori Palestinesi occupati.
4) Discussione sulla missione
militare in Libano e sulla campagna
per il ritiro delle
truppe italiane dai
teatri di guerra (Iraq, Libano, Afganistan)
I lavori in via dei Reti dovranno
terminare intorno alle ore 17.00. Si prega di essere
molto puntuali.
E' previsto un collegamento telefonico con la delegazione
'Per non dimenticare Sabra, Chatila e Cana' in corso in Libano.
Il rilancio della discussione e della mobilitazione
viene resa ancora piu' urgente dal
concreto rischio che l'Italia e l'Unione Europea si rendano complici
di un intervento internazionale in Libano destinato a fare il 'lavoro
sporco' per conto di Israele e degli Stati Uniti mentre una
giusta soluzione dei diritti della Palestina continua ad essere annichilita
dalla politica israeliana. Su questo chiamiamo sin da ora al confronto,
all'iniziativa e alla formulazione di proposte tutte le forze che
hanno compreso come oggi in Medio Oriente nulla sia piu'
come prima e come l'Italia non puo' continuare
a rendersi complice di un mattatoio alimentato dalla competizione
tra gli interessi coloniali europei e quelli statunitensi-israeliani.
Il Forum Palestina
Per informazioni ed osservazioni: forumpalestina@libero.it
; www.forumpalestina.org
inizio pagina
TRE.
Soldati israeliani seviziano un giovane palestinese
e si fotografano con il suo cellulare
http://www.tlaxcala.es/section.asp?section=4&lg=it
inizio pagina
QUATTRO.
I musicisti palestinesi del
gruppo Sanabel ancora bloccati in Italia "VOGLIAMO TORNARE A CAppello dello
storico Angelo d'Orsi contro il ricatto dell'antisemitismo
Cari Amici e
Colleghi, care Amiche e Colleghe,
ecco il testo finale dell'APPELLO con l'elenco delle
adesioni fino al 5 settembre 2006. L'appello e' stato
tradotto in spagnolo (castigliano) e francese.Si
cercano volontari per traduzione almeno in
inglese. E in eventuali altre lingue.
L'appello sara', a partire dal 12 settembre,
su www.historiamagistra.org dove si potranno
anche aggiungere altre firme di adesione.
Sara' mia cura informarvi di successive iniziative. Intanto
mentre ringrazio tutti/e per
la collaborazione e la pazienza, prego di controllare che i vostri
dati siano corretti, di far circolare ulteriormente l'Appello per
ottenere altre adesioni, e vi prego di segnalarmi ogni iniziativa
in preparazione presso i vostri atenei o in altre sedi culturali.
Con la piu' viva cordialita', Vostro, A d'Orsi
Prof. Angelo d'Orsi
Universita' di Torino
Dipartimento di Studi Politici
Via Giolitti 33 10123 Torino
tel. +39 011 6704107
(centr. 4101) fax +39 011 6704114
ab. +39 011 6504402 mob. +39 333 5275095
angelo.dorsi@unito.it angelo.dorsi1@libero.it
inizio pagina
CINQUE.
L'unita' palestinese http://fr.news.yahoo.com/060913/340/564wm.html
inizio pagina
SEI.
SCaravanserraglio di Nablus
Care tutte e tutti,
anche le piccole
cose contano. A Nablus, nella vecchia citta',
vi e' un caravanserraglio,
patrimonio culturale di grande valore
che nei secoli si e' degradato e negli
ultimi anni e' stato colpito e ferito dai tanks
israeliani.
Accanto vi era una storica fabbrica
di sapone, distrutta nel 2002 dai colpi dei
soldati israeliani. Il
comune di Nablus in un progetto
in comune con l' Unesco e l' Universita'
di Al Naja'a con il sostegno economico della
Commissione Europea ha iniziato
l' operazione di restauro. Spesse volte con i gruppi di solidarieta'
siamo andati a vedere i lavori di restauro. Con le ultime elezioni
il comune di Nablus ha un sindaco di Hamas.
L' Unione Europea con una politica che
dobbiamo far cambiare
aveva sospeso i finanziamenti perche' andavano
alla municipalita' di Nablus. In Agosto sono stata a Nablus e mi
hanno detto che la chiusura del cantiere, oltre ai danni culturali,
aveva tolto il lavoro a molti palestinesi. Ho parlato con
il responsabile Unesco, l'architetto
Osam Hamdem che seguiva i lavori
e mi hanno raccontato le nefaste conseguenze della sospensione dei
finanziamenti Ue. Ho immediatamente parlato
con il responsabile Ue a Gerusalemme che
mi ha detto che non poteva fare nulla. Insieme ad
Osama e Fontana dell'Unesco
abbiamo pensato che la proposta da fare era nell'immediato chiedere
che i finanziamenti andassero direttamente all' Unesco.
Al mio ritorno a Bruxelles ho immediatamente parlato con il responsabile
dei progetti Ue, argomentando sulla gravita'
della sospensione del progetto e sul fatto che avrebbero potuto trasferire
i finanziamenti all' Unesco. Non ha detto immediatamente
si ma che avrebbero valutato la proposta.
Dopo una settimana mi ha comunicato
la mia richiesta era stata accolta e che la Commissione avrebbe provveduto a trasferire i fondi all' Unesco. Potete certo immaginare la mia gioia e soprattutto
quella dei palestinesi coinvolti nel progetto. Piccola cosa dicevo, ma dimostra che qualcosa si puo'
ottenere.
Il problema vero pero'
rimane quello della fine dell'occupazione militare israeliana e nell'immediato
la fine delle sanzioni politiche ed economiche
al governo palestinese legittimamente eletto.
Per questo dobbiamo fare pressioni sull' Unione Europea e sui nostri governi.
Un aiuto puo' venire anche dalle autorita' palestinesi se riuscissero a formare un nuovo governo
di unita' nazionale sulla base del documento
dei prigionieri politici palestinesi che riconosce lo stato palestinese
sui territori occupati del 67 implicitamente riconoscendo lo stato
israeliano, una delle condizioni Ue per
riprendere i finanziamenti in modo diretto e non con lo strumento
temporaneo che crea enormi problemi di gestione, discrimina gli aiuti
e punisce collettivamente la popolazione palestinese. Un abbraccio.
Luisa Morgantini
inizio pagina