voce di ISM (International Solidarity Movement) Italia http://www.ism-italia.it
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Ultime dalla Palestina Le forze israeliane hanno assassinato
due palestinesi e ferito 8 altri, compresi 6 bimbi http://www.infopal.it/home.php Israele: gaffe di Olmert sul nucleare Internazionale Mercoledi', 13 dicembre 2006 LOS ANGELES TIMES, Stati Uniti Israele: gaffe di Olmert sul nucleare Per cinquant'anni Israele ha
cercato in ogni modo di difendere il suo segreto piu'
grande: il fatto di possedere la bomba atomica. Non confermare
ne' negare era la parola d'ordine della cosiddetta
politica dell'ambiguita'. Finche' il premier Ehud Olmert, in un'intervista
alla televisione tedesca, non ha rotto la consegna includendo, per
una svista, Israele nel club delle potenze nucleari. Ma
e' ancora possibile uno Stato palestinese? di
Danilo Zolo Il manifesto, 7 dicembre 2006 (Danilo Zolo insegna filosofia
del diritto e filosofia del diritto internazionale all'Universita'
di Firenze) Nei primi anni sessanta ho avuto la fortuna di incontrare a Firenze e di intervistare Martin Buber, uno dei piu' importanti filosofi europei del secolo scorso. Ebreo, di orientamento esistenzialista e socialista, era considerato il padre spirituale del nuovo Stato ebraico. La sua figura ieratica e il portamento austero incutevano il rispetto che si deve a un grande pensatore, carico di anni e di saggezza. Buber dissentiva dall'ideologia sionista, poiche' sosteneva che il ritorno del popolo ebraico nella 'Terra promessa' non doveva portare alla costruzione di uno Stato etnico-religioso riservato agli ebrei... http://www.ilmanifesto.it/ricerca/ric_view.php3?page=/Quotidiano-archivio/07-Dicembre-2006/art16.html&word=zolo Telefoni rosso sangue Boicotta chi fa affari con l'economia di guerra israeliana http://www.forumpalestina.org/ Lettera
di donne italiane coniugate con palestinesi BETLEMME, 27 Novembre
2006-12-02 Siamo donne italiane coniugate con palestinesi ed
abitiamo gia' da svariati anni in diverse citta' dei territori occupati
da Issale nel 1967 ed ora amministrati dall'Autorita' Nazionale Palestinese.
Non abbiamo altri documenti che il nostro passaporto italiano, abbiamo
ricevuto un visto della durata di tre mesi al nostro arrivo all'Aeroporto
israeliano di Tel Aviv. Infatti per accedere
ai territori occupati non vi sono altri varchi che quelli israeliani,
e precisamente quello dell'Aeroporto di Tel Aviv e quello con la Giordania.
Alcuni giorni prima della scadenza del visto,
ne chiediamo l'estensione al governo israeliano per altri tre mesi
certificando che la richiesta e' per motivi familiari, al solo scopo
di poter restare con i nostri mariti e figli. Presentiamo la richiesta
all'Anagrafe palestinese della nostra citta' che la inoltra al Ministero
degli interni israeliano. Di solito il visto
ci viene rinnovato, dopo nostra richiesta
trimestrale, per circa 6/8 volte, poi ci viene ingiunto, tramite la
dicitura 'Last visa' scritta a mano sul timbro del visto, di lasciare
il paese , cosa che facciamo tutte con la massima puntualita' per
non incorrere nel rischio di diventare clandestine. Infatti, superando
di un solo giorno la data di scadenza del
vistoi, ci viene permesso di lasciare il paese ma non di tornare.
In caso di rifiuto di rinnovo del visto o di divieto di rientrare
non ci viene fornita alcuna spiegazione.
Ogni volta condividiamo lo stesso timore che ci venga
reso impossibile restare accanto alle nostre famiglie. A quanto ci
risulta questa procedura e' generale, sia per noi italiani
che per coloro di ogni altra nazionalita'. Abbiamo tutte chiesto da
svariati anni al governo israeliano che ci venga
concesso il ricongiungimento familiare, cosa che ci permetterebbe
di restare per sempre con le nostre famiglie. La concessione di questa
pratica e' stata pero' interrotta da Israele dal 27 Settembre del
2000, data di inizio della Seconda Intifada.
Va detto che, nel caso ottenessimo il ricongiungimento familiare,
verremmo sottoposte alle stesse limitazioni
di circolazione imposte agli stessi palestinesi, perdendo il diritto
di entrare in Israele, Gerusalemme compresa e quello di servirci dei
varchi internazionali (l'Aeroporto d Tel Aviv). Veniamo a quello che
sta succedendo in questi giorni. Il governo israeliano sta'
rilasciando per tutti noi il 'Last Visa' della durata di uno, due
o tre mesi, a seconda della scadenza, allo scopo di ottenere che tutti
lascino il paese entro il 31 dicembre 2006. Cio' avviene anche per
chi ha fatto un solo rinnovo. Anche questa
volta senza nessuna spiegazione. Oltre alla paura di non poter vivere
accanto alle nostre famiglie, siamo molto dispiaciute nel dover constatare che. Mentre l'Italia accoglie con
rispetto cittadini di ogni paese, israeliani compresi, coniugati
con italiani, Israele non fa altrettanto con noi che, per vivere con
le nostre famiglie, dipendiamo dal visto del governo.
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