UNO. |
Israele sottrae il
95% dell'acqua alla Palestina |
DUE. |
Documentari da Palestina/Israele |
TRE. |
GAZA: APPELLO PER UN'AZIONE
IMMEDIATA |
UNO.
Israele sottrae il 95% dell'acqua alla Palestina
Un rapporto internazionale ha rivelato che una delle pratiche di aggressione
perpetrata dall'occupazione israeliana contro il popolo palestinese
è "la guerra della sete".
E' un altro, crudele, modo per far combattere contro la popolazione
palestinese, dopo che con i cannoni e i carrarmati non sono riusciti
a piegarne la volontà
http://www.infopal.it/testidet.php?id=6279
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DUE.
Documentari
da Palestina/Israele
THE INNER TOUR (Israele/Palestina 2001) di Ra'anan Alexandrovich
ARNA'S CHILDREN (Israele/Olanda 2003) di Juliano Mer Khamis e
Daniel Daniel
BILIN MY LOVE (Israele/Palestina 2006) di Shai Carmeli Pollak
THE SETTLERS (Israele 2001) di Ruth Walk
www.tichofilm.com
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TRE.
GAZA: APPELLO PER UN'AZIONE IMMEDIATA
Il Comitato Israeliano contro la Demolizione delle Case (ICHAD - Israeli
Committee Against House Demolitions) condanna la decisione unilaterale
del Governo Israeliano di imporre sanzioni sulle forniture alla
popolazione civile di Gaza, di elettricità, carburante e altri beni
e
servizi primari e chiede alla Comunità Internazionale di impegnarsi
perché impedisca che questo crimine contro l'umanità sia portato
avanti.
Di fatto, le motivazioni addotte dallo Stato di Israele per condurre
quest'atto immorale e illegale – dichiarando Gaza "un'entità
ostile
all'interno di un conflitto a bassa intensità " – non hanno
nessun
riscontro nel diritto internazionale, che al contrario proibisce in
modo
esplicito le punizioni collettive di un'intera popolazione civile.
Ci appelliamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon
perché convochi urgentemente il Consiglio di Sicurezza dell'ONU
e
dichiari al Governo Israeliano che tale atto è totalmente inaccettabile
e occorre mettervi fine.
Chiediamo a tutti i governi del mondo, ed in particolare al Governo
degli Stati Uniti e al Parlamento Europeo, di condannare questa
decisione, soprattutto alla luce dei recenti tentativi di rilancio
dell'azione diplomatica.
Chiediamo ai leader religiosi di tutto il mondo di condannare questa
evidente violazione dei diritti umani e l'inaccettabile attacco
alla
dignità e alla vita umana, ancor più gravi dal momento che hanno luogo
in concomitanza con la festività religiosa del Ramadan. Come Israeliani,
in maggior parte Ebrei, chiediamo ai leader religiosi ebraici di
dichiararsi inequivocabilmente contrari a questa violazione dei valori
ebraici alla vigilia dello Yom Kippur.
E ci appelliamo ai popoli di tutto il mondo perché comunichino ai
propri
funzionari e leader il loro rifiuto verso quest'atto crudele,
illegale e
immorale – un atto che si distingue per la sua crudeltà anche nella
già
oppressiva occupazione israeliana. L'ICHAD condanna gli attacchi
contro
tutti i civili, siano essi israeliani o palestinesi. Le violazioni
del
diritto internazionale da parte dei governi, colpendo milioni di
persone, sono in ogni caso estremamente gravi e vanno denunciate.
La decisione israeliana di punire la popolazione civile di Gaza,
con
tutte le sofferenze che comporta, rappresenta un esempio di terrorismo
di stato contro persone innocenti. Una pace giusta in Medioriente
sarà
possibile solo quando il Governo Israeliano sara' ritenuto responsabile
per queste azioni e quando sarà garantito il rispetto del diritto
internazionale.
Traduzione a cura dell'Associazione per la Pace
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